ALMA KATSU
Libri
“Immortal” di Alma Katu
Una vera e propria sorpresa. Sebbene non avessi particolari aspettative, qualsiasi speranza è stata ampiamente superata mano a mano che la lettura proseguiva. Già dalle prime pagine, mi sono resa conto che Immortal è diverso da qualsiasi libro avessi mai letto in ambito“vampiresco”: niente ragazzine ingenue che attirano l'attenzione del bello e dannato di turno e niente scontri epici tra Bene e Male.
Immortal è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato. È la storia di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna.
Siamo agli inizi del XIX secolo. È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. È notte e la foresta ghiacciata pare sussurrare nell'oscurità. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall'apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell'uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni.
Immortal è il racconto di una donna travolta da un amore torbido, appassionato. È la storia di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal bisogno oscuro di possederla, un uomo che trasforma la passione fisica in uno strumento di dominio. È il racconto del terribile prezzo da pagare in cambio della vita eterna.
Siamo agli inizi del XIX secolo. È un inverno che non dà scampo quello che avvolge nel gelo e nella neve il piccolo paese di St. Andrew, nel Maine, a pochi chilometri dal confine canadese. È notte e la foresta ghiacciata pare sussurrare nell'oscurità. Luke, giovane medico di turno al pronto soccorso, si ritrova davanti una ragazza dall'apparente età di diciannove anni e dalla bellezza eterea e struggente. È atterrita e chiusa nel silenzio, ma i suoi occhi sembrano gridare. Ha appena ucciso un uomo, abbandonandone il cadavere nel bosco. Si chiama Lanny e, con voce appena udibile, sostiene di aver ucciso quell'uomo perché era stato lui a chiederglielo. Prega Luke di aiutarla a scappare. Quando il dottore rifiuta, Lanny afferra un bisturi e si squarcia il petto nudo. Quello che succede dopo cambierà le loro vite per sempre. Luke, sconvolto, accetta di aiutarla a scappare oltre confine. E durante la fuga, lei gli rivela il proprio passato. Lanny è immortale e ha più di duecento anni.
Immortal coinvolge fin da subito. Il ritrovamento da parte della polizia di una ragazza che vaga per strada, coperta di sangue e che afferma di aver appena ucciso un uomo, cattura fin da subito l'attenzione. Nemmeno Luke, il medico del pronto soccorso che viene incaricato di assisterla, resiste alla visione di quella ragazza che appare poco più che adolescente. Mentre Luke decide di aiutarla a scappare, Lanny racconta la sua storia, ripercorrendola sin dall'infanzia, svelando così i suoi pensieri, i ricordi di una vita, la sua passione per l'incantevole ma incostante Jonathan, le delusioni e le amarezze che solo un amore non abbastanza forte può provocare.
Ai tratti romantici si affiancano quelli più oscuri, e a volte, oserei dire, perfino scabrosi: come quando Jonathan conduce la mano della dodicenne Lanny tra le sue gambe, chiedendole: “Non era questo che volevi?”. Il racconto che la protagonista fa degli anni passati nella casa di Adair è privo ormai di ogni illusione e di ogni rammarico: è crudo e brutale, così come lo è il passato del Conte. E' la storia di un uomo ossessionato dalla bellezza in tutte le sue forme, dall'idea del possesso e del dominio.
Duro e inquietante, Immortal è allo stesso tempo travolgente e appassionante: è la confessione disperata di un amore che non potrà mai essere corrisposto. Amore e violenza si intrecciano in modo quasi indissolubile, ma le scene intime sono soltanto accennate e lontane mille miglia da quell'erotismo (porno) che va tanto di moda oggi: esse sono parte integrante del passato di Lanny, senza diventerebbe difficile comprendere le sue azioni, il suo desiderio di fuga, le sue scelte.
Lo stile della Katsu, benché nel romanzo siano presenti con una certa frequenza scena piuttosto crude, non scade mai di registro, rimanendo sempre asciutto e lineare, con periodi ben strutturati. I personaggi sono vari, dall'aspetto angelico e il cuore di demone. Perfino la protagonista sa di avere un'anima in qualche modo corrotta se Adair l'ha scelta per sé. Jonathan poi è di certo la figura meglio riuscita di tutto il romanzo, anche se lo si comprende a fondo soltanto nelle ultime pagine: malgrado le difficoltà, trova un modo per espiare le sue colpe e redimersi.
Alma Katsu è stata in grado di elaborare una storia a tinte fosche di un travagliato amore senza fine, riservando al lettore colpi di scena e inaspettate rivelazioni, trascinandolo pagina dopo pagina in un vortice di emozioni. Immortal ha tutti gli ingredienti di un romanzo più che ottimo: non stanca mai e l'interesse che ogni pagina suscita spinge il lettore verso la sua conclusione.
Una lettura godibile, che mi ha lasciata ampiamente soddisfatti. Correte in libreria e acquistatelo, capita di rado di trovare romanzi ben scritti, con una trama così originale e convincente.
Immortal, Alma Katsu
Longanesi, 2012
pp. 444 - euro 17,60
© Riproduzione riservata
Immortal, Alma Katsu
Longanesi, 2012
pp. 444 - euro 17,60
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