Funny Girl di Nick Hornby, il ritratto di una donna degli anni '60 alla ricerca della felicità

Non desiderava diventare una Miss, ma destino volle che stesse per succedere.”

Se avete nostalgia della Swinging London dei Beatles e degli Yardbirds e volete immergervi nell'universo della televisione anni ’60 questo è indubbiamente il romanzo che fa per voi.

Nelle librerie dallo scorso novembre, Funny Girl di Nick Hornby è una delle prove più riuscite dell’autore di Febbre a 90’ e Alta fedeltà.

La storia, ambientata negli anni ‘60, ha come protagonista Barbara, giovane e bella cittadina di Blackpool, che desidera abbandonare la sua soporifera città per trasferirsi a Londra e che ha come punto di riferimento e modello Lucille Ball, protagonista della sit-com americana di successo “I Love Lucy”.

Tutti i mezzi per approdare a Londra sono validi, anche partecipare al concorso per Miss Blackpool, vincerlo e rinunciare al titolo nel giro di un'ora, dopo aver compreso che più che un mezzo di fuga sarebbe stato un obbligo.

Certo, un po' di fortuna aiuta. Ed ecco che due autori televisivi, Tony Holmes e Bill Gardiner, alla ricerca della protagonista di una nuova fiction, vengono rapiti dalla vitalità e dall’estro di questa aspirante attrice, che diventa la protagonista di una sit-com, “Barbara (e Jim)”, riguardante le gioie e i dolori matrimoniali di una coppia borghese, in onda sulla BBC.

La provinciale Barbara di Blackpool si trasforma così in Sophie Straw, londinese alla moda che frequenta i migliori locali e siede accanto alle star del momento, come Terence Stamp, Peter Sellers e Mick Jagger.

Nella sit-com si respira l’aria dei tempi. La donna è il motore e il simbolo della rivoluzione: prende la pillola, accorcia le gonne. E non come emblema di seduzione, bensì di libertà.

Negli studi della BBC la famiglia composta dal cast matura con le ambizioni, gli interrogativi, le problematiche e le tendenze dei tempi. Nella vita reale, le vicende dei personaggi s’intessono con quelle degli attori portando alla luce indecisioni sessuali, sfrontatezze intellettuali, amori e distacchi.

La Swinging London tutto intorno e cinque protagonisti perfettamente calati nelle proprie parti che formano una squadra vincente: si innamorano e si mandano a quel paese continuamente, ma nel bene e nel male proseguono il loro cammino insieme, tenendo per anni incollati davanti allo schermo milioni di inglesi per mezz’ora ogni giovedì sera.

Nick Hornby ci racconta di quel mondo anni ’60, scrivendo un romanzo che sembra più un copione, fitto di dialoghi feroci e battute snob, in cui ogni personaggio pare dotato di un senso dell’umorismo fuori dall’ordinario.

Con Funny Girl lo scrittore inglese segna l’ennesimo punto, tratteggiando, attraverso il sempre vivo incontro tra la sua genialità e la spietata visuale sulla società dei costumi, quell'Inghilterra a cui tutta l'Europa in quegli anni guardava come un modello.

Funny Girl, Nick Hornby
Guanda, 2014
pp. 384 - euro 18,50

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