Intervista: Nina Pennacchi


Ciao Nina! Benvenuta! Grazie per la tua disponiblità. Pronta per cominciare?
Pronta... per modo di dire :-) Sono terrorizzata: che mi chiederai mai? Posso chiedere l'aiuto da casa? ;-)


Tranquilla... Ti ho già detto che non sono concessi aiuti? Parlaci di te: chi è Nina Pennacchi?
Beh, mi piace sognare, e questo l'avrai già capito. Nella vita sono piuttosto timida, e cammino rasente ai muri cercando di confondermi con le pareti... ma quando rompo il ghiaccio divento una terribile chiacchierina e fermarmi diventa impossibile! :-)
Altre cose non saprei... sono una ragazza normale che ogni tanto si rifugia con il pensiero in un mondo un po' meno... normale :-)


Stai parlando con chi è perennemente in un mondo costituito da orsacchiotti gommosi! Parlaci del tuo mondo? Qual è l'elemento predominante? L'amore? L'amicizia? La passione? La fantasia? Gli orsacchiotti?!?
Ahahahah, gli orsacchiotti... no, ammetto che non ne ho, perché c’è un Furby che mi sta guardando da una scansia e una bambola alla mia sinistra che corruccia un po' lo sguardo...
L'elemento predominante nella mia vita? Se non vogliamo contare il cioccolato, direi che è sicuramente l'amore. Amore vissuto, amore immaginato, amore lontano e vicino... insomma, sono una romanticona a tutto tondo. A volte mi accontento di quel che ho, a volte vorrei che qualcuno - uno in particolare, a dirla tutta - facesse per me una di quelle pazzie che succedono solo nei film...


E tutto questo lo imprimi nelle tue opere? Traspare nei tuoi scritti? Possiamo quindi affermare che Cristopher è ciò che desideri?
Oh, questa sì che è una domanda difficile! Di sicuro in “Lemonade” c’è molto di me e dei miei sogni. E c’è anche il desiderio di un ritorno alla passione intesa nel senso più irrazionale del termine, unito a una certa sfiducia nella ragione in quanto tale – perché spesso, quello che crediamo di volere “razionalmente” non è poi quello che vogliamo “veramente”. Detto questo, non indicherei in Christopher la trasposizione del mio uomo ideale. Primo, perché non è proprio così ideale J e secondo, perché si è fatto strada nel romanzo in modo indipendente, sfuggendo a ogni mio tentativo di “ammorbidimento”. I personaggi sono anarchici: si ha il potere di crearli, ma non di dirigerli. Per esempio, quando scrivevo “Lemonade” e Christopher apriva bocca – in genere per dire la cosa più sbagliata nel momento più sbagliato – io ero la prima a stupirmi e trascrivevo le sue parole scuotendo la testa (mio pensiero tipo: “Ma tu guarda che str***o questo…!”).So che suona strano, ma è così, e chiunque abbia scritto anche un semplice raccontino lo sa. Insomma, i personaggi hanno una loro autonomia. Sono, in ultima istanza, “vivi”. Tu, autore, sai cosa pensano, sai cosa hanno passato, e proprio in virtù di questo sai come si comporterebbero in una data situazione e puoi scriverne; ma sempre in virtù di questo, non puoi plasmarli come pongo né fargli dire quel che “tu” desideri. (Nel caso di Christopher, poi, meglio non farlo arrabbiare, converrete con me!)

Qual è la genesi di Lemonade?
Ora dirò una cosa che forse ti stupirà: "Lemonade" è nato ben prima dell'idea di scriverne, e in modo del tutto indipendente. E non solo "Lemonade", che ora è un libro, ma anche altre decine (centinaia?) di storie che appartengono a me sola. Fin da piccola questi "film mentali" mi fanno compagnia, soprattutto prima di addormentarmi. Immagino situazioni (storie d'amore, e non solo) e personaggi che, una volta insieme, si muovono in modo indipendente. Non so spiegarmi meglio, ma credo che l'immaginazione prenda spunto da lati del mio inconscio che non conosco e che preferisco non approfondire... anche se a volte mi chiedo se non siano davvero i personaggi che bussano alla mia mente da chissà quali recessi, e questo spiegherebbe anche perché fanno quel che gli pare e perché io mi affezioni a loro quasi fossero "veri"!
Quando sono arrivati Christopher e Anna, che dire?, mi sono sentita quasi in dovere di raccontarli. Diamine, se non l'avessi fatto io non l'avrebbe fatto nessuno, e nessuno avrebbe mai ascoltato quello che avevano da dire. Ce l'ho messa tutta per mostrarvi quello che io "vedo", anche se trascrivere i fatti in parole non è stato semplice. E non sai quanti dubbi mi hanno attanagliato mentre scrivevo quella scena che tu chiami... particolare! So bene che è disturbante. E moralmente non posso fare a meno di chiedermi se sia accettabile che una donna, alla fine, si innamori del suo stupratore. Ma è così che ho immaginato i personaggi - o è così che loro si mostrati a me - e edulcorare la scena, o aggirarla, sarebbe stata disonestà da parte mia. Sia verso le lettrici, sia verso i miei - da me amatissimi - personaggi.

L'amore ti coglie sempre impreparato... I tuoi protagonisti hanno lottato con tutte le loro forze per comprendere ciò che realmente volevano. In particolare, Chris cosa desidera: amore o vendetta?
Io credo che anche la vendetta di Christopher sia una forma di amore: è un modo per trovare il suo posto nel mondo, il prezzo che sente di dover pagare per la morte della madre. È amore, quindi, ma amore distorto, amore che danna. Christopher dovrà scegliere tra questo tipo di amore e quello che invece purifica.

Attualmente a cosa stai lavorando?
Avevo cominciato il seguito di “Lemonade”, dal titolo “Lo zoppo di Coxton”.

Lo zoppo di Coxton! Titolo particolare! Chi saranno i protagonisti: Lucy e Daniel? Lucy e Matt? Anche se... la protagonista sarà la sorellina di Anna, Grace?
Ehi, hai indovinato! È proprio su di lei, Grace. La sua storia si incrocerà con quella del fratello, Anthony, e come al solito scoppierà un putiferio!

Grace preannuncia di esser un peperino! A questo punto ti chiedo: la migliore amica di Anna, avrà il suo liete fine?
Il lieto fine per Lucy ci sarà, e non potrebbe essere altrimenti :-) Lo rivelo nei primi capitoli de "Lo zoppo di Coxton", e lo anticipo qui: sposerà Daniel, di cui è innamorata segretamente fin da bambina. Ho sparso qualche indizio in "Lemonade": tu l'avevi capito?

Sinceramente no! Lo hai mascherato a dovere! Lucy sembra più interessata a Matt, il cugino di Chris!
No, Matt no… e se vuoi capire il motivo di questa mia negazione, ti rimando al prologo del mio work-in-progress: www.braviautori.com/lo-zoppo-di-coxton.
Con una avvertenza: è solo un abbozzo (fermo a febbraio 2011!), molte cose cambieranno nella versione finale, dalle scene, allo stile di scrittura. Senza contare gli errori e le ripetizioni che eliminerò in fase di revisione! Perciò, se non vuoi rovinarti la sorpresa, fermati al prologo…

Non ho resistito e ho letto qualcosina su Lo zoppo di Coxton... Sono rimasta colpita da Anthony: un'anima fragile mascherata da un bel caratterino...
Devo confessarti una cosa: Anthony è il mio personaggio preferito fin da "Lemonade" :-) So che le prime apparizioni ne "Lo zoppo di Coxton" non depongono molto a suo favore ma... che posso dire?... io adoro i dark heroes. Per quanto riguarda Julian... beh, dovrà scegliere tra passione e controllo... e credo che alla fine dovrà rompere qualche argine per liberare appieno il suo animo.

Parlaci del tuo processo di pubblicazione. Hai riscontrato delle problematiche?
Sì, parecchie, per questo stenderei un velo… due veli… una trapunta di veli pietosi!

E' stata veramente così tragica la ricerca di una casa editrice per la pubblicazione di Lemonade?
Cara Mimì, il problema fondamentale, quando si scrive un libro, è l'impazienza. Io credo che un buon romanzo abbia discrete possibilità di essere stampato da una casa editrice medio-grande, ma la pazienza è necessaria. Bisogna essere disposti ad aspettare uno, due, forse anche più anni. Io questa pazienza non l'ho avuta, e ho preferito pubblicare con una CE piccola.

Nina, siamo arrivate alla fine di questa nostra intervista, spero vivamente che in futuro avremo la possibilità di incontrarci ancora! Ti lascio uno spazio personale: citazioni, estratti, pubblicità... tutto quello che desideri!
Per prima cosa vorrei abbracciarti virtualmente :-) Sei stata gentilissima a ospitarmi sul vostro bellissimo blog! E mi mancherà questo scambio, è stato emozionante.
Estratti e citazioni di Lemonade, se interessano, potrei aggiungerle dopo nei commenti, che dici? Per ora eviterei perché temo di aver usato tutto il bonus "Egocentrismo" che avevo disponibile per il 2011 =).
Che altro aggiungere, se non un grazie a tutte le ragazze che hanno letto l’intervista fino a qui? E se qualcuna non ne avesse ancora abbastanza, e volesse contattarmi in privato per domande o anche solo per un saluto, la mia mail è ninapennacchi@katamail.com.
Un saluto affettuoso a tutte!

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