“L’orologiaio di Filigree Street” di Natasha Pulley


Oggi vi parlo del romanzo d’esordio di Natasha Pulley, “L’orologiaio di Filigree Street”, una storia che mescola il fascino antico dell’età Vittoriana, le atmosfere esotiche del Giappone e un mistero che ricorda molto le avventure di Sherlock Holmes. Se amate lo steampunk, il mistery e la fiction storica non potete assolutamente perdere questa lettura!

Londra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell'Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d'oro. È proprio l'orologio, strillando, a salvarlo dall'esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l'artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L'incontro con Mori - e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull'etere luminifero - cambierà la vita di Thaniel.


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