“Stardust” di Neil Gaiman


800’. Ogni nove anni, in primavera, nel villaggio di Wall, un piccolo paesino a qualche ora da Londra, si tiene una speciale fiera che da tutto il mondo richiama i più stravaganti viaggiatori.

Wall è un luogo molto speciale, perché confina con un solido muro di pietra, nel quale si apre un varco che pone in comunicazione il nostro mondo e Faerie, un reame fatato intriso di magia e abitato da creature stupefacenti.

L’accesso è vietato, e da generazioni gli abitanti di Wall fanno da guardia al varco, ma ogni nove anni, nel mese di maggio, solo per pochi giorni, il passaggio è libero, e nel grande prato al di là del muro umani e creature fatate partecipano insieme alla fiera più strabiliante mai esistita, dove è possibile acquistare gli oggetti più impensabili.

Dunstan Thorn, diciottenne sgraziato e maldestro, approfitta dello speciale mercato per comprare un piccolo e meraviglioso bucaneve di cristallo da regalare alla ragazza del suo cuore, Daisy Hempstock. Il prezzo del fiore è un bacio da una misteriosa e bellissima fata che gli rivela di essere prigioniera di una strega, e gli dà appuntamento quella stessa notte per un incontro focoso.

Qualche mese dopo, Dunstan sposa Daisy e inizia la sua nuova vita. In inverno, però, accade un fatto mai verificatosi prima: attraverso il varco giunge al villaggio di Wall un tenero fagottino avvolto in una coperta. È il figlio di Dunstan e della bellissima donna gatto, il quale viene battezzato Tristran Thorn e cresciuto come un bimbo normale.

Quando compie diciassette anni, innamorato di Victoria, la ragazza più bella del paese, una notte Tristran le promette una stella cadente, proprio quella che è appena caduta, in cambio della sua mano. La ragazza accetta, ma la stella è caduta al di là del muro e Tristan è costretto ad intraprendere un lungo viaggio alla scoperta delle proprie origini e dei segreti del reame fatato.

Quello che Tristan non sa, però, è che anche una famiglia di terrificanti streghe e i crudeli figli del defunto Signore degli Alti Dirupi si sono messi alla ricerca della stella caduta…

Inutile dire che, per quanto mi riguarda, “Stardust” è una vera poesia, uno scrigno prezioso contenente ogni sorta di magia in grado di assicurare ore di lettura estremamente deliziose.

Lo stile demodè, gli echi di romanzi vittoriani, i personaggi favoleschi, l’ambientazione che ricorda la Contea di J.R.R. Tolkien e la struttura narrativa tipica delle fiabe classiche rendono l’opera di Gaiman la lettura ideale per grandi e piccini. Numerose sono le riflessioni che il romanzo solleva e molteplici sono i livelli di lettura, nessuno resta a bocca asciutta.

Lo scrittore, attraverso il suo romanzo, ci conduce alla scoperta della mitologia celtica e druidica, presentandoci creature fatate e guerrieri magici, chiedendoci in cambio solo di zittire la voce della ragione e di lasciare libera quella della fantasia e dei sogni.

Una storia imperdibile!

Non ho ancora visto il film, che sembra essere un’ottima trasposizione (alcuni, addirittura, lo ritengono migliore del romanzo), tuttavia mi sono già premurata di acquistarlo su Amazon. Non mi resta che munirmi di una morbida coperta e di una tazza di cioccolata fumante per continuare a godere del meraviglioso magico mondo creato da Gaiman.


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