Intervista: Antonio Giordano

Cari lettori di Spaginando, oggi ho il piacere di ospitare nel nostro salotto virtuale l’autore Antonio Giordano.

Buongiorno Antonio e benvenuto. Che ne dici di iniziare presentandoti direttamente ai nostri lettori? Raccontaci chi sei e cosa fai nella vita, oltre a scrivere.
Un cordiale saluto a tutti voi, anzitutto. Sono un Medico Ospedaliero, Specialista in una branca “impressionante”: le Malattie Infettive. La professione mi porta quotidianamente a confrontarmi con temi quali la malattia, la sofferenza, la morte. Si rischia il “burn out”, cioè l'esaurimento psichico da eccessivo stress e coinvolgimento emotivo. Bisogna, per forza di cose, “corazzarsi”. Io ho trovato una via d'evasione nella letteratura, nella fantasia, nell'ironia. Ma pur avendo un'età “venerabile”, e pur essendo ormai al settimo libro, continuo ad essere un Autore invisibile, praticamente sconosciuto. Ognuna delle mie opere potrebbe continuare a definirsi “Opera Prima”. Ma, forse, sono un Autore virtuale, che si illude di esistere...

Quella per la scrittura è una passione o piuttosto un’esigenza che è nata e maturata nel tempo?
Io mi definisco Letterato per vocazione, Scrittore per passione. Mi è sempre piaciuto scrivere, a scuola ricordo che prendevo sempre voti altissimi nei temi d'italiano. Scrivevo poesie in quel periodo tormentato che è l'adolescenza. Scrivevo anche canzoni, di protesta, eravamo nei favolosi anni sessanta, quelli dei Beatles e dei Rolling Stones. Ma non avevo mai pensato di pubblicare qualcosa. Il mio esordio è avvenuto nella mezza età ed ha una motivazione singolare. Questa, comunque, sembra un po' essere una costante della “Sicilitudine”, penso ad altri Scrittori Siciliani che hanno pubblicato la loro opera prima in tarda età o postumi addirittura: Gesualdo Bufalino, Tomasi di Lampedusa... anche se non oso minimamente paragonarmi a loro!

La tua prima pubblicazione è una raccolta di fiabe intitolata Favole a cucù. Cosa raccontano queste tue prime storie? Da dove traggono spunto?
Il pretesto che mi ha trasformato in Autore è stata la paternità! Tutti raccontiamo favole ai nostri figli, di solito, per pigrizia, quelle classiche. Io, essendo estroso ed avendo questo trasporto per la elaborazione fantastica, ho cominciato a crearne di nuove ed originali, prendendo spunto dai giocattoli con cui loro giocavano (macchinette, trenini, barchette). Per questo le ho definite “Tecnofavole metropolitane per bambini (e non) di oggi” perché non parlano di streghe, fate, gnomi, ma sono attualizzate al contesto tecnologico. In questo senso sono, anche, “autobiografiche” cioè non create a tavolino, ma sul campo, in modalità quasi interattiva, seguendo gli umori ed il gradimento dei miei bambini. Ho visto che queste favolette hanno avuto molto successo con i miei figli, il loro gradimento ha solleticato la mia mai sopita vanità letteraria, per cui ho pensato di pubblicarle, partecipando ad un concorso letterario. Chiaramente, non ho vinto, ma l'Editore, bontà sua, mi ha offerto lo stesso la possibilità di pubblicarle, comprando io le 290 copie necessarie per coprire i costi di pubblicazione, per il misero importo di 2000 euro.

Com’è stata questa tua prima esperienza letteraria? Come ti sei trovato con l’editore che l’ha curata? Ti han seguito nella promozione e distribuzione dell’opera oppure, come capita a molti esordienti, ti sei ritrovato a dover fare tutto da solo?
Alla fine ho deciso di pubblicare il libro di favole su un sito di self publishing, Boopen di Napoli. Il prezzo è stato onesto, ho venduto perfino una decina di copie. Ma è stato un disastro, un andare allo sbaraglio. Era il mio primo libro in assoluto, l'Autore di solito scrive e basta, invece mi sono dovuto misurare con problemi tipografici quali la formattazione del testo, l'impaginazione, la numerazione delle pagine etc. Questi siti di auto-pubblicazione, non offrono alcun intervento tecnico, devi fare tutto tu, loro pubblicano il testo che l'Autore manda, senza modificarlo minimamente. Se dovessi ripubblicarlo, con la mia attuale esperienza, verrebbe sicuramente meglio come prodotto editoriale.

Per...verso è stata la tua seconda pubblicazione. Questa volta si tratta di una raccolta di poesie. Il titolo rappresenta un gioco di parole, magari un po’ ambiguo e allusivo. Spiegaci meglio di cosa si tratta.
Con la successiva opera, il libro di poesie, la situazione si è ribaltata, ma le difficoltà in quanto Autore esordiente sono rimaste. L'ho pubblicato con un Editore tradizionale che ha sfornato un libro graficamente e tecnicamente migliore. Il tutto a mie spese, ovviamente, con costi maggiori rispetto ai siti di autopubblicazione. Mi avevano garantito promozione, diffusione del libro sul territorio nazionale,  recensioni sui giornali...Alla fine non hanno mantenuto le promesse, alla scadenza del contratto non mi hanno neanche  inviato un riepilogo delle vendite, ammesso che ce ne siano state, ed il dominio attualmente è in vendita.  Il titolo è un semplice gioco di parole, il contenuto non è per niente perverso! Sono poesie che coprono un lungo arco temporale (diciamo dai 20 ai 50 anni) diverse stilisticamente, che esprimono un disagio esistenziale indefinito, diciamo il “dolore di vivere”. Vedete, io sono di origini contadine, non ho avuto un'infanzia felice, a 16 anni ho perso mia madre. A ciò si aggiunga un temperamento melanconico, introverso e tendenzialmente portato alla depressione. Non sono poesie di puro lirismo, hanno una connotazione filosofica ed esprimono un percorso esistenziale tormentato e lacerante, una visione pessimistica  della realtà e della Storia. Non per niente le ho dedicate a Giacomo Leopardi “infelice martire della vita”.

Dopo di ché ti sei dedicato alla stesura del romanzo Il ritorno di Masaniello, pubblicato con il servizio di self publishing ilmiolibro.it offerto dal gruppo l'Espresso. Qualche anticipazione sulla trama?
L'ispirazione mi è venuta dallo scandalo dei rifiuti tossici sotterrati in Campania. Ho immaginato un vecchio attore della sceneggiata napoletana, inevitabilmente contiguo alla camorra, che matura una presa di coscienza culturale ed interiore che lo porta a rinnegare il suo passato. Per riscattarsi allestisce uno spettacolo teatrale in cui Masaniello ritorna per completare la sua rivoluzione incompiuta, svelando ai Napoletani la vera natura della camorra. Sullo sfondo una tenera, struggente e tragica storia d'amore tra il protagonista e la giovane prima attrice della sua compagnia. E Napoli con i suoi enormi problemi, l'arte d'arrangiarsi, la pragmatica filosofia quotidiana, l'ironia, l'eterna speranza di riscatto (il sottotitolo è “Il riscatto di Napoli?”), tanti personaggi sul viale del tramonto, espressione di un mondo scomparso per sempre, schiacciato dal cinismo dei nuovi affari (Il vecchio Patriarca, Il Principe, il Dottor Gargiulo etc). L'epilogo sarà, inevitabilmente, tragico ed, infatti, l'opera ha l'aspetto formale di una tragedia, pronta per essere rappresentata. 

Come mai hai scelto di pubblicare quest’opera con lo pseudonimo Eduardo De Curtis?
Ho scritto sulla quarta di copertina: “Napoli non è solo un luogo fisico ma un posto dell'anima... la napoletanità appartiene all'Umanità intera”. Io amo Napoli ed i Napoletani  Del resto noi Siciliani abbiamo in comune tante cose con Napoli: la geografia, il clima, il calore umano, la Storia (dalla Magna Grecia, al Regno delle Due Sicilie) e purtroppo anche la malavita organizzata, seppure con nomi diversi. Ho voluto rendere un devoto omaggio a due dei più illustri rappresentati di Napoli, ma nel libro ci sono altre citazioni e riferimenti alla Storia ed ai Personaggi di Napoli, a cominciare dallo stesso Masaniello (“Uno dei tanti Napoletani sconfitti dalla vita: dapprima illusi dalla speranza del cambiamento e poi delusi dall'immutabilità del destino”).

A questa è seguita l’antologia intitolata L'esecrabili scritture - Quisquilie d'Autore. Di cosa di tratta?
E' un'antologia di scritti pubblicati tra il 2008 ed il 2010 sul sito per scrittori esordienti www. storydrawer.org. E' una silloge che intercetta  diversi generi letterari: il giallo (SOS – L'arcana concezione); il poema epico (Miceneide); l'epistola (Lettera di un aspirante Scrittore ad un Editore qualunque); le fiabe (Incipit fabula); il racconto autobiografico (Viaggi); il testo teatrale (Un uomo d'affari); il forum di discussione su internet (Insomnia); il saggio (San Silvestro). Queste opere brevi nella loro varietà compongono un articolato e gustoso menu, che si consuma con piacere, senza rischio di indigestione o di rigetto. Il titolo “Esecrabili scritture” è provocatorio, perché, pur essendo scritti brevi, non sfigurano affatto come qualità letteraria, mostrando padronanza della tecnica narrativa specifica di ognuno dei generi letterari, originalità dei temi trattati, fantasia delle trame. Ogni Autore sicuramente si sopravvaluta, ma per me sono “perle” letterarie, per questo il sottotitolo “Quisquilie d'Autore”!

Sempre con ilmiolibro.it hai pubblicato Roba da Matti - Dio, la Morte ed il Diavolo: monologhi dei massimi sistemi. Un altro titolo che lascia intuire che abbiamo a che fare con un’opera abbastanza singolare, dico bene?
Dici benissimo. Una delle connotazioni precipue della mia produzione penso sia l'originalità che traspare, dove più dove meno, in tutte le opere! In questo libro, addirittura, si da voce a tre dei massimi sistemi: Dio, la Morte, Il Diavolo, come se fossero sul lettino dello psicanalista a raccontare le loro ambasce esistenziali! Sì, perché anche loro hanno i loro problemi e le loro angosce! Capirai bene che affrontare certe tematiche e dar voce a certi personaggi fa tremare le vene ed i polsi. Non a caso questo libro ha avuto una lunghissima gestazione (circa 10 anni!). Ne è venuto fuori un libro assolutamente originale, di genere atipico, a metà strada tra l'opera teatrale, il trattato filosofico, il saggio introspettivo, il resoconto autobiografico ed il testo esoterico. 
Tre misteriosi Personaggi, tre pezzi da novanta, irrompono sulla scena e spiegano la loro ideologia, cercando di fare proseliti. Un quarto Personaggio a sorpresa, entra in scena alla fine per spiegare l'arcano! Interviene anche l'Autore per cercare di giustificare la sua opera. Ovviamente si affrontano (quasi) tutte le problematiche esistenziali che assillano l'uomo, ma in forma leggera, ironica, facilmente comprensibile, quasi divulgativo. La chiave è tutta nel titolo “Roba da Matti!”.

L’ultima tua pubblicazione, in senso cronologico ovviamente, è L'Arca di Noè - Secondo atto: Un giallo metafisico. Nella descrizione si legge «Questo libro è lo strampalato diario di una temeraria ed impossibile missione». Qual è la sua missione?
Ho preso spunto dalla profezia dei Maya che ha tenuto banco nel 2012 per ipotizzare un secondo Diluvio Universale, perché ormai l'Umanità ha raggiunto un punto di non ritorno (cosa indubitabile!), per procedere ad una nuova palingenesi. Ho immaginato le peripezie a cui andrebbe incontro un uomo qualunque, toccato dalla grazia, che dall'oggi al domani si trovi a dovere costruire una novella arca per portare in salvo i poche eletti che dovranno ripopolare la Terra. Con molta ironia, nel contesto di una crisi personale di valori, di una crisi di coppia, di una crisi sociale globale, con tanti riferimenti sociologici ed alla cronaca e politica attuali. Un libro godibilissimo, che ha suscitato l'entusiasmo dei (pochi) temerari e scialacquatori lettori che l'hanno acquistato. “Un giallo metafisico”, perché le cose non sono quelle che sembrano ed alla fine non è ben chiaro quale sia l'Entità Suprema che ha escogitato la trama oscura del secondo Diluvio Universale.

Stai lavorando a qualcos’altro?
Sì, ho già scritto il mio settimo libro, del quale non posso anticipare il titolo perché sta partecipando ad un torneo letterario in forma anonima. Anche questo originale nella tematica, ed angosciante perché ipotizza un futuro non troppo piacevole. Ma per la testa ho tanti altri progetti, solo che tra impegni personali, familiari e professionali, passa molto tempo prima che un progetto si concretizzi in un libro finito. Probabilmente scriverò anche un libro di argomento erotico, anche come provocazione. Visto che con le tematiche serie gli Editori ed il pubblico di lettori mi ignorano, per farsi notare, forse, bisogna andare sul versante trasgressivo. Dicono che gli unici ebook che si vendono in Italia, siano attualmente quelli di argomento erotico! A questo punto bisogna adeguarsi!

Ti ringrazio per essere stato con noi e complimenti per la tua prolifica produzione letteraria.
Grazie della ospitalità e delle domande pertinenti, che mi hanno consentito di offrire una panoramica sulla mia produzione letteraria. Grazie anche ai lettori, per l'attenzione che vorranno o potranno dedicarmi. Una buona giornata a tutti voi.

4 commenti:

  1. molto bravo il mio amico Antonio Giordano, sono fiera di esserne sua amica, Antonija

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    1. Sto leggendo " L'Arca di Noè ", merita una lettura attenta. Sei bravo, Antonio!!
      Amalia

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    2. Grazie, Amalia, dell'attenzione. Buona lettura! quando avrai finito di leggerlo, non mancare di farmi avere le tue impressioni sincere.
      ciao, Antonio.

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    3. Anche io, Antonija, sono fiero di poterti annoverare tra i miei amici. Ed il fatto che sei di un'altro paese, di un'altra cultura e di diverse tradizioni rende ancora più preziosa la tua amicizia!
      Ciao, buona domenica.
      Antonio

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