“Storia di un postino solitario” di Denis Thériault, il romanzo che deve il suo successo al passaparola

Lirico e avvincente nello stesso tempo, Storia di un postino solitario è davvero un piccolo gioiello e un non più piccolo caso editoriale, dal momento che - pubblicato per la prima volta in Canada nel 2004 - il romanzo ha conquistato, un lettore alla volta, il palcoscenico dell'editoria mondiale.

In libreria dal 19 aprile 2016
pp. 180 - € 16,90

Il «postino solitario» è Bilodo, 27 anni, un ragazzo schivo, con pochi amici, appassionato e dedito al suo lavoro, lavoro che gli permette di trovare nelle vite degli altri quello che manca nella sua. Bilodo infatti è un postino indiscreto, per quanto assolutamente innocuo: apre, di notte, le lettere che dovrà distribuire il mattino successivo, e si immedesima nelle esistenze dei corrispondenti.  Immagina, fantastica, sogna; si appassiona, si commuove, si arrabbia. Tra tutte, le lettere che più è ansioso di «ricevere», sono quelle di Ségolène, una donna misteriosa che vive in Guadalupa, e che manda degli «haiku»– i caratteristici componimenti poetici giapponesi – a Gaston Grandpré, una delle persone servite da Bilodo, che di Ségolène, in qualche modo, si è innamorato. Quando, a causa di un incidente, Gaston morirà, proprio sotto gli occhi di Bilodo, il giovane postino non riuscirà a rassegnarsi alla perdita di quei componimenti che ormai sente in qualche modo come «suoi», e si sostituirà a Grandpré nella corrispondenza con Ségolène. E non soltanto in quella.

Denis Thériault è nato in Canada (Quebec) nel 1959. Storia di un postino solitario è il suo secondo romanzo. Vive attualmente in Canada.

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