“Ho seguito le stelle” di Gulwali Passarlay e Nadene Ghouri, la storia vera di un bambino in fuga

«Una lettura straziante che mette in luce il dramma dei bambini costretti a lasciare il loro paese per colpa della guerra.» 
 THE INDIPENDENT

In libreria dal 22 marzo 2016
pp. 384 - € 19,90

A dodici anni il mondo sembra perfetto, ma quando quello stesso mondo condanna tuo padre a morte e obbliga la tua famiglia a scappare, tutto si infrange. È successo a Gulwali, ragazzino afghano che impara presto a conoscere la guerra, costretto, insieme con il fratello Hazrat, a scegliere se arruolarsi tra le file dei combattenti religiosi come bambino-kamikaze o essere usato come spia dai soldati americani. Non c’è via d’uscita, non in Afghanistan. Per questo sua madre, decisa a fare di tutto pur di salvare i figli, obbliga Gulwali e Hazrat a lasciare il paese. Quando i ragazzini vengono separati, la loro sorte diventa sempre più incerta e Gulwali, ormai solo, dovrà attraversare otto stati, dalle montagne dell’Afghanistan all’Iran, dalla Grecia all’Italia, per raggiungere la salvezza in Inghilterra. Sul suo cammino conoscerà la crudeltà umana e la solidarietà, la brutalità e la fame, la solitudine e il terrore delle acque imperscrutabili del mar Mediterraneo. Lottando contro ogni avversità, Gulwali riuscirà ad arrivare a destinazione e a ricominciare a vivere, ricordando quello che gli ha raccomandato la madre: “Qualunque cosa succeda, non tornare mai”.

Gulwali Passarlay ora ha ventun anni e vive in Inghilterra. Dopo il suo arrivo è stato adottato e ha imparato l’inglese. Studia all’università ed è un paladino della democrazia. Fa parte di numerosi gruppi di aiuto che si dedicano ai giovani e si occupa di diritti umani. Nel 2012 è stato invitato a portare la torcia olimpica.

Nadene Ghouri, giornalista, è stata nominata due volte Giornalista dell’anno.​

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