L'autrice di Jane Eyre compie 200 anni

TRACY CHEVALIER FESTEGGIA IL BICENTENARIO DI CHARLOTTE BRONTE CON UNA ANTOLOGIA DA LEI CURATA.


Le autrici di questa antologia sono scrittrici tradotte in tutto il mondo e che hanno già scalato le classifiche internazionali: come Tessa Hadley, Sarah Hall, Helen Dunmore, Kirsty Gunn, Joanna Briscoe, Jane Gardam, Emma Donoghue, Susan Hill, Francine Prose, Elif Shafak, Evie Wyld, Patricia Park, Salley Vickers, Nadifa Mohamed, Esther Freud, Linda Grant, Lionel Shriver, Audrey Niffenegger, Namwali Serpell, Elizabeth Mccracken e naturalmente Tracy Chevalier

Neri Pozza pubblica il libro in contemporanea con l’originale inglese.

IL PROGETTO -  «Lettore, lo sposai» rappresenta una delle frasi più celebri della letteratura. Tutti ricordano queste parole di Jane Eyre. E come mai? Il romanzo di Charlotte Brontë, che racconta di una bambina orfana che diventa governante e trova il suo posto nel mondo, è così memorabile soprattutto per il carattere della protagonista. Povera, bruttina e insignificante, senza famiglia o prospettive per il futuro, non ha nulla che possa proteggerla dalla solitudine o dall’indigenza, a parte la sua intelligenza e la sicurezza che ripone nelle proprie capacità. Jane lotta e finisce per trionfare e noi facciamo il tifo per lei. Ed è per questo motivo che ventuno scrittrici hanno accettato l’idea di Tracy Chevalier di festeggiare insieme l’anniversario di 200 anni dalla nascita di Charlotte Brontë, che ricorrerà il 21 aprile del 2016. Emma Donoghue, Susan Hill, Elif Shafak, Nadifa Mohamed, Esther Freud, Lionel Shrivel e Audrey Niffenegger, tra le altre, hanno preso spunto dalla celebre frase di Jane Eyre per lasciarsi guidare dai propri gusti e dalla propria sensibilità nella stesura di una storia originale, che riflettesse sulle relazioni e sui matrimoni. E, in generale, sull’amore.
Ne Il matrimonio di mia madre Tessa Hadley racconta l’originale vicenda di una donna stravagante che il giorno del solstizio d’estate decide di sposarsi con un ragazzo dell’età di sua figlia maggiore, ma finisce per lasciare il posto proprio alla figlia. Emma Donoghue, in La prima volta che ho visto il tuo volto, porta il lettore in Germania, a Wiesbaden, alla fine dell’Ottocento, dove racconta l’amore lesbico e clandestino tra Miss Hall e Mary Benson, la moglie dell’Arcivescovo di Canterbury. Se in Lo specchio Francine Prose riscrive Jane Eyre dal punto di vista della governante, Susan Hill si diverte a immaginare le pene d’amore di una ragazza che passa l’intera vita ad aspettare che il proprio principe azzurro si faccia avanti, ma quando realizza il suo sogno e lo sposa, ormai vecchia e piena di rancore per il tempo perso, l’amato le muore tra le braccia.

LA CURATRICETracy Chevalier è nata a Washington. Nel 1984 si è trasferita in Inghilterra, dove ha lavorato a lungo come editor. Il suo primo romanzo è La Vergine azzurra (Neri Pozza, 2005). Con La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza, 2000) ha ottenuto, nei numerosi paesi in cui il libro è apparso, un grandissimo successo di pubblico e di critica. Bestseller internazionali sono stati anche i suoi romanzi successivi: Quando cadono gli angeli (Neri Pozza, 2002), La dama e l’unicorno (Neri Pozza, 2003), L’innocenza (Neri Pozza 2007) e L’ultima fuggitiva (Neri Pozza 2013). A gennaio 2016 è uscito il suo ultimo romanzo I frutti del vento.

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