Anteprima: "I poeti morti non scrivono gialli" di Björn Larsson

Björn Larsson torna in Italia con un romanzo provocatorio e autoironico: I poeti morti non scrivono gialli. 

Sullo sfondo un giallo letterario e tante strigliate agli avidi giganti dell’editoria.

Titolo: I poeti morti non scrivono gialli 
Titolo originale: Döda poeter skriver inte kriminalromaner 
Autore: Björn Larsson 
Editore: Iperborea 
Pagine: 360 
Prezzo: 17,00 € 
Data di pubblicazione: 5 settembre 2011

Un’opaca sera di febbraio, l’editore Karl Petersén raggiunge impaziente il porto di Helsingborg. Nella ventiquattrore una bottiglia di champagne e un contratto per il poeta Jan Y. Nilsson, a cui ha chiesto di scrivere un giallo, sicuro bestseller già venduto ai più prestigiosi editori d’Europa. Ma il poeta accetterà di firmare? Si piegherà alle basse leggi di quel mercato che, con la sua ricerca di una poesia alta ed essenziale, ha sempre snobbato? La risposta è definitiva: Petersén trova Jan Y. impiccato a bordo del peschereccio in cui viveva. Si è suicidato? Il commissario Barck non ha dubbi: i poeti si uccidono, non vengono uccisi. Eppure i motivi per farlo fuori non mancano, a cominciare dal lauto compenso che Jan Y. avrebbe presto incassato e dal materiale scottante sugli squali della finanza che il suo romanzo era pronto a denunciare… Nell’età dell’oro dei thriller, Björn Larsson scrive “una specie di giallo” che è un gioco letterario di raffinata ironia e autoironia, per indagare l’essenza stessa della scrittura e della vocazione artistica. In una sferzante satira di un mondo editoriale all’isterica ricerca del prossimo successo, solo un “poliziotto-poeta” è in grado di scoprire le associazioni nascoste, di rivelare l’inatteso, di afferrare le verità che si celano dietro le apparenze.  

Estratti
“Prima o poi gli sarebbe piaciuto pubblicare tutte quelle albe in forma di libro, ma a chi sarebbe interessato sapere che non ce n’era una uguale all’altra? Probabilmente a nessuno. Certi marinai collezionavano donne, altri etichette o cartoline, perché almeno qualcosa nella loro vita apparisse immutabile. Lui collezionava albe, la cosa più inafferrabile”.

“Ma anche se i poeti poliziotti, a quanto pareva, erano una rarità, Barck era convinto di essere diventato un poliziotto migliore scrivendo e leggendo versi. La poesia lo costringeva a pensare seguendo percorsi insoliti e diversi, lo preparava all’inaspettato, lo allenava a non dare niente per scontato, a tenere gli occhi aperti per vedere collegamenti che altrimenti sarebbero rimasti invisibili. Ampliava la sua capacità di immaginazione, gli insegnava che gli esseri umani possono essere e comportarsi nei modi più diversi, nel bene e nel male, a seconda delle circostanze, che un amore infelice può portare a una catastrofe, e un dolore in certe condizioni può sconfiggere qualsiasi predisposizione genetica”.

Björn Larsson
Nato a Jönköping nel 1953, docente di letteratura francese all'Università di Lund, filologo, traduttore, scrittore e appassionato velista, è uno degli autori svedesi più noti anche in Italia, dopo il successo de La vera storia del pirata Long John Silver, Il Cerchio celtico, Il porto dei sogni incrociati, i numerosi premi ricevuti e gli altri titoli già pubblicati da Iperborea.

Nessun commento

Powered by Blogger.