"After the sun" di Angela Grillo

Titolo: After the sun
Autore: Angela Grillo
Editore: Lampi di Stampa - Milano
Pagine: 252 
Pubblicazione: 2011

Il Sole sorge, ogni nuova mattina, sale in cielo fino allo zenit poi prende a scendere e tramonta, a sera... Lo so, ho appena scritto una gran ovvietà, ma d’altro canto può essere un modo piuttosto significativo per rappresentare il senso di fondo di “After the Sun”, debutto letterario della milanese Angela Grillo uscito in PoD per Lampi di Stampa.

Il Sole è effettivamente il filo conduttore della storia narrata: quello sorgente che fa’ da motivo di incontro tra Stella, la protagonista, e Fabio, un affascinante ragazzo incontrato casualmente sul treno; “Sun” è il nome della casa discografica che nota Stella cantare nel karaoke bar ove lavora, e che ritenendola un talento da classifica la scrittura; la protagonista realizza dunque il suo grande sogno, diventare una pop star - “star” = “stella” = Sole... E come si chiama lei, peraltro?

Ma Stella ad un certo punto si troverà davanti a una scelta: quella di andare “oltre il Sole”, ovvero di considerare questa sua rapidissima e soverchiante svolta nella vita sotto un diverso punto di vista rispetto al più classico e scontato, abbagliato dal successo e dalla celebrità, e dunque pensare al “dopo”. Ciò per via dell’amore, che con i suoi fremiti sentimentali ed emozionali in qualche modo la terrà coi piedi per terra, e per via delle circostanze sfortunate della vita, che comunque prima o poi possono accadere a chiunque e devono inevitabilmente essere affrontate, volenti o nolenti.

Non è tutto oro quel che luccica, insomma, e anche la magnifica luminosità solare può essere offuscata da un cielo nuvoloso e grigio... Tuttavia il Sole risorge sempre, ogni nuova mattina...
E’ evidente come le coordinate fondamentali di “After the Sun” siano quelle del romanzo d’amore di ambito assai giovanile – ho letto di riferimenti a Moccia, altrove... Stella, la protagonista, ha ventitré anni, ma mi sembra che l’atmosfera generale del romanzo richiami storie ed espressività anche più giovani: è un’atmosfera molto leggera, sottile, in certi tratti fin troppo “vanesia” – Stella assume a volte dei comportanti di una superficialità esagerata, e anche altri elementi del romanzo, forzatamente frivoli (anche per necessità narrative, suppongo), possono contribuire a suscitare nel lettore una non troppo vaga sensazione di irrealtà, ovvero di eccessiva illusorietà della vicenda la quale, peraltro, è certamente molto quotidiana, molto ordinaria – soprattutto nella realtà di oggi intrisa di talent shows, sogni di celebrità a portata di mano, pseudo-idoli musicali costruiti in tempo reale e quant’altro...

“Quotidiana” e “ordinaria” di contro possono significare anche “comune”, ovvero una storia nella quale – invenzioni letterarie a parte – tante lettrici con buona dose di fantasia si potranno e vorranno immaginare: per questo Angela Grillo cerca di mantenere il contatto con l’altra realtà, quella più consueta ovvero sovente meno lieta, sfiorando qui e là argomenti assai meno leggeri – il motivo per il quale Stella lascia i propri studi universitari, ad esempio, è a sua volta molto quotidiano ma in senso negativo... Sono come piccoli coni d’ombra che appaiono nella generale solarità (appunto!) della storia, a volte un poco avulsi dal filo logico narrativo ma in fondo funzionali a costruire il senso complessivo della vicenda, che vuole restare assai quotidiano, come detto.

E’ inoltre rimarcabile come la lettura di “After the Sun” si dimostri sempre fluida e gradevole, e questo risulta certamente un pregio importante: la Grillo sceglie un linguaggio molto giovanile e semplice, che all’introspezione preferisce l’evidenza dei fatti e la narrazione quasi di gusto diaristico della storia, con un risultato molto leggero, come già affermato, ma anche per ciò assai scorrevole e facile nella lettura.

Insomma: non so quanto l’accostamento con le opere di Moccia possa far bene al romanzo di Angela Grillo; di sicuro “After the Sun” è una storia dolce, lieve, per certi versi ingenua, che intercetta maggiormente lettori e lettrici ben addentro a vicende di cuore e d’emozioni quotidiane.

Non vuole essere impegnativa e vi riesce bene, ovvero sa regalare un paio d’ore di spensierata lettura a chi voglia sognare fantasticando fin dalle “piccole” cose quotidiane, come da un Sole nascente osservato attraverso il finestrino d’un treno di pendolari, una mattina come tante...

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