“Cuore d'inchiostro” di Cornelia Funke: una storia che cancella i confini tra personaggio e lettore

È notte fonda, la pioggia avvolge ogni cosa nel suo pallore spettrale, quando alla porta di Meggie bussa uno straniero, e suo padre Mortimer inizia a fare i bagagli. Devono fuggire, nascondersi… ma da chi? Meggie ignora che il padre, abile rilegatore, ha il dono di infondere la vita nei libri: la sua voce trasforma le parole in carne e ossa. Tuttavia, dopo che anni prima sua moglie è scomparsa dentro a Cuore d'inchiostro, e Capricorno, malvagio signore dal cuore nero, si è materializzato dalle trame della carta, Mortimer non intende usare il proprio dono mai più. Capricorno trascinerà padre e figlia in un vortice di eventi, tanto magici quanto pericolosi. Finché Meggie scoprirà di avere lo stesso dono e il mondo d'inchiostro li reclamerà a sé, trasformandoli a loro volta in personaggi. Ma davvero tutto è scritto? O forse nei libri, come nella vita vera, ognuno può scrivere la propria storia e cambiare il finale?

Cuore d'inchiostro, primo volume di una trilogia fantasy nata dall’abile penna di Cornelia Funke, è un romanzo magico e seducente - impreziosito da citazioni, ad ogni capitolo, tratte da note letture fantastiche - in cui si ritrovano luoghi e personaggi che incantano e si muovono al ritmo di una melodia colorata. Colori iridescenti che ricordano le foglie autunnali. 

Il sentimento che emerge dalla lettura di Cuore d’inchiostro è l’amore per i libri. Cornelia Funke realizza quello che può essere considerato il più grande sogno degli appassionati di letteratura: infondere la vita, materializzare in carne ed ossa i personaggi di carta. Attraverso Mortimer, conosciuto anche come Lingua di Fata, e la piccola Meggie, le pagine dei libri si animano e si trasformano in compagni di vita. Sembra un sogno poetico ma occorre fare attenzione, poiché dai tanto amati romanzi potrebbero emergere anche mostri, creature spregevoli e personaggi inquietanti. Nei libri icattivisi respingono a suon di parole potenti ma se venissero catapultati nella nostra realtà come potremmo affrontarli?

Nell’intessere la sua storia, la Funke attinge a fiabe, miti, leggende e romanzi classici senza tempo, dando vita ad una lettura dal sapore immortale. Dal suono della voce di Mortimer e Meggie prendono vita Farid da “Alí Babà e i quaranta ladroni”, Trilli, la fatina vanitosa di Peter Pan, il Soldatino di stagno dalla fiaba di Hans Christian Andersen. Le creature incantate si perdono e disperdono nella realtà.

Ogni personaggio appare sfaccettato e carico di personalità. Le loro emozioni sono talmente ben descritte che si ha l’impressione di percepirle sulla propria pelle. Risalta tra tutti Fenoglio, l’anziano autore di Cuore d’inchiostro che, anche quando viene risucchiato dalla sua stessa storia, non permette che gli eventi prendano il sopravvento. 

Dopo un inizio che fatica ad ingranare, la storia prende il largo e inizia così un’avventura ricca di fascino e mistero in cui luoghi incantati e creature fatate si mescolano tra loro attraverso l'esperta scrittura di Cornelia Funke che intreccia parole e immagini, regalando ai lettori tutta la magia di un viaggio indimenticabile.

Cuore d'inchiostro, Cornelia Funke
Mondadori, 2014
pp. 504 - € 11,50

© Riproduzione riservata

1 commento:

  1. Mi è venuta una voglia matta di leggere la saga. Conoscevo già l'autrice per un'altra serie. Grazie per la recensione!
    Vi leggo sempre :) Sammy

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