"Schegge di me" di Tahereh Mafi

Schegge di me, pubblicato lo scorso 2 maggio dalla casa editrice Rizzoli, è il romanzo d’esordio della giovane scrittrice americana di origini mediorientali Tahereh Mafi. Si tratta del primo capitolo di una trilogia paranormal romance dedicata ad un pubblico giovane e ambientata in un futuro distopico.
Il romanzo ha riscosso un tale successo che negli USA la 20th Century Fox ne già opzionato i diritti cinematografici.

«Sono rinchiusa da 264 giorni. 
A tenermi compagnia ci sono solo un quadernetto, una penna malridotta e i numeri che mi frullano nella testa. 1 finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un alfabeto di cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni di isolamento. 6336 ore dall’ultima volta che ho toccato un essere umano.»

264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona può ucciderla.
A tenerla prigioniera è la Restaurazione, un gruppo militare che intende piegarla ai propri scopi. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Scappare è indispensabile, finchè un giorno nella cella di Juliette entra Adam e da quel momento cambia tutto. Il ragazzo scopre di essere immune al suo tocco. Il loro incontro è una scintilla che accende la speranza, la chiave che potrebbe aprire mille porte...

«Il mio compagno di cella mi squadra dalla testa ai piedi, e quel lento movimento d'occhi fa correre il mio cuore. Smettila di guardarmi, vorrei dire. Smettila di toccarmi con gli occhi e tieni le mani lungo i fianchi per favore per favore per favore...
- Come ti chiami? Inclina la testa, e così spacca in due la gravità.
Resto sospesa in quest'attimo. Batto le palpebre e trattengo il respiro. Lui cambia posizione, e i miei occhi si rompono in migliaia di pezzi che rimbalzano tra le pareti catturando un milione di istantanee. Momenti racchiusi in uno soltanto. Immagini sfarfallanti e sbiadite dal tempo, pensieri congelati che aleggiano incerti in uno spazio morto. Un turbine di ricordi che mi trafigge l'anima. Mi ricorda una persona che conoscevo.»

Il romanzo è ambientato in un futuro post-apocalittico. Il mondo sta crollando a pezzi: l’inquinamento è ai massimi livelli, le malattie stanno decimando la popolazione, il cibo scarseggia, “gli uccelli non volano più e le nuvole sono del colore sbagliato”.
Il futuro distopico ideato dalla Mafi proietta una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista, paragonabile al peggiore dei mondi possibili.
La Restaurazione – il movimento che in teoria avrebbe dovuto soccorrere la società agonizzante – ha ormai il controllo assoluto, elimina tutte le voci dell’opposizione e ogni ribelle che rifiuta di sottomettersi al regime.

«Stanno distruggendo tutto. Libri, manufatti, qualsiasi reperto della storia umana. Secondo loro, solo così potranno aggiustare la situazione; abbiamo bisogno di ripartire da zero. Dicono che non possiamo commettere gli stessi errori delle scorse generazioni.»

Juliette è indubbiamente la protagonista più affascinante del  romanzo, nonché quella meglio caratterizzata. L’autrice ha creato un personaggio principale dalla personalità multiforme. Inizialmente la ragazza è confusa e turbata, prigioniera di un corpo che non le consente un’esistenza “normale”, ma nel corso della storia compie un’importante evoluzione divenendo una piccola donna forte e ardimentosa che si accetta per quello che è. Questo percorso di crescita è certamente favorito dalla presenza di Adam, protagonista maschile accattivante di cui si innamoreranno molte lettrici, immune al suo tocco, che non la considera un mostro, ma una persona speciale in grado di fare la differenza nel mondo grazie al suo dono.

«A volte penso che la solitudine che ho dentro finirà per esplodere lacerandomi la pelle, e altre volte dubito che abbandonarmi alle lacrime, alle urla o a una risata isterica possa essermi d'aiuto. A volte ho un bisogno così disperato di toccare di essere toccata di sentire, che ho la sensazione di essere in equilibrio sul ciglio di una scogliera, come se stessi per precipitare in un universo parallelo dove nessuno riuscirà mai a trovarmi.»

Tahereh Mafi intesse una trama non innovativa, ma ben costruita: lo stile narrativo dell’autrice è semplice, a tratti poetico e musicale, ricco di metafore, immagini particolari e parole sbarrate, che rappresentano i più intimi pensieri di Juliette. Verità che cerca di celare, di non ammettere neanche a se stessa. La narrazione in prima persona e la scorrevolezza del testo trascinano il lettore dentro la storia. Le vicende descritte sono caratterizzate da azioni inaspettate e colpi di scena. I protagonisti sono inquadrati piuttosto bene. Il ritmo serrato e incalzante rendono la lettura avvincente e mai scontata. Un crescendo che esplode nel finale che lascia il lettore con una forte curiosità circa il proseguo della storia.

Una lettura intensa, appassionante e dal ritmo frenetico, consigliata agli amanti del genere distopico dal sapore romance.

Schegge di me, Tahereh Mafi
Rizzoli, 2012
pp. 360 - 17,00 euro

© Riproduzione riservata

1 commento:

  1. Concordo con te, anche nella mia recensione sottolineo che la trama non è molto innovativa- ha uno sviluppo assolutamente prevedibile - ma quello che rende il libro avvincente è la narrazione!

    RispondiElimina

Powered by Blogger.