"In verità è meglio mentire" di Kerstin Gier

E' uscito lo scorso giugno edito da Corbaccio Editore In verità è meglio mentire di Kerstin Gier. L'autrice è conosciuta in Italia per Red, Blue e Green, trilogia urban-fantasy, sempre pubblicata da Corbaccio, che ha venduto più di un milione di copie in Germania e che anche in Italia è entrata in classifica bestseller, conquistando lettori di tutte le età. Ma la Gier ha raggiunto la notorietà grazie ai suoi romanzi femminili estremamente divertenti e apprezzati per la loro intelligente ironia. In verità è meglio mentire, il primo di questi romanzi tradotto in italiano, ha venduto nella sola Germania 200.000 copie in pochi mesi, divenendo il successo editoriale del momento.

«Sii semplicemente te stessa è stato il principio-guida della mia infanzia. Mia madre me lo ripeteva sempre quando mi lamentavo di non avere amici. Sii te stessa e tutti ti ameranno per quello che sei. Non è affatto vero. Chiaramente non si dovrebbe fingere, ci si dovrebbe mostrare per quel che si è, ma è sbagliato aspettarsi che basti questo. Solo se sei molto fortunato trovi persone che ti amano così come sei. E’ seccante quando la persona trovata muore.»

158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po’ freak e… vedova a nemmeno trent’anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le sue qualità. Ma dopo cinque anni Karl muore improvvisamente lasciandola in un mare di guai, primi fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l’esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano.

«In quanto vedova addolorata, puoi decidere se essere riluttante o perfida, o se tenere lo sguardo fisso davanti a te tutto il giorno, puoi dimenticarti di farti uno shampoo, e puoi anche non pettinarti o truccarti.»

Fra psicoterapeute incapaci, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai, e, perché no?!, trovare l’uomo giusto per lei, a cui non importi se è «troppo» intelligente…

Se siete stufe dei soliti romanzi rosa e delle usuali protagoniste afflitte da sfortuna cronica e tic nervosi In verità è meglio mentire è il romanzo che fa per voi. Kerstin Gier strizza l'occhio alla chick-lit canzonandone in modo elegante i cliché: una protagonista "anti Bridget Jones" bellissima e geniale, uno splendido principe azzurro che muore all'inizio della storia, una serie di comportamenti ben distanti dal politically correct e un fin troppo alacre farmacista dai modi effeminati che può rappresentare ciò che si è sempre cercato.

Carolin è l’esempio vivente di una qualità che può essere vissuta come un handicap: è dotata di una intelligenza sopra la media. E’ bella, spiritosa, ha un quoziente intellettivo pari a 158, è plurilaureata, parla cinque lingue (tra cui il polacco e il coreano), suona il cembalo e il mandolino ed è un mago coi numeri.
Durante il suo percorso dovrà elaborare il lutto per la perdita del suo grande amore, destreggiarsi in un ambiente popolato da personaggi sopra le righe, e affrontare uno dei dubbi che condizionano il comportamento della donna moderna, dubbio che riguarda il livello di intelligenza umanamente sopportabile dal proprio partner maschile.
Riuscirà, Carolin, a trovare un uomo che sappia apprezzarla senza sentirsi minacciato?

L’umorismo brillante della protagonista è indubbiamente la carta vincente del romanzo. Carolin, con ironia dissacrante, rende partecipe il lettore dei suoi tormenti interiori e della sua profonda solitudine. Lo stile della Gier si conferma brioso e divertente, la trama è tutt'altro che scontata, e la lettura scorre via come l'olio, tanto è fluida e piacevole.

Un romanzo irresistibile che rilascia al suo interno piccole perle di saggezza per il lettore, il quale una volta terminata la lettura si chiederà: In verità, è meglio mentire?

«Probabilmente era questo il segreto: niente bugie, ma anche non troppa verità… ed ecco che il mondo avrebbe trovato il suo equilibrio perfetto.»

In verità è meglio mentire, Kerstin Gier
Corbaccio, 2012
pp. 220 - € 9,90 

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4 commenti:

  1. Bella recensione e bello il libro... mi ha fatto sorridere e ridere per la maggior parte del tempo! Ogni tanto una lettura di questo genere ci vuole :)

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  2. Ho trovato questo romanzo semplicemente adorabile. Non è vero che tutta la chick-lit sia pessima.

    Lidia

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  3. Penso di essere una delle poche a cui non è piaciuto. L'ho letto in vacanza, in fase di massimo relax, pronta a godermi qualcosa di leggero e divertente, ma perdonatemi... io Carolin non l'ho sopportata! E nemmeno la storia, stringi stringi, non succede niente. Va be', sarà per la prossima!

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  4. Forse è vero che non accade nulla. Questo della Gier sembra più un romanzo "psicologico".

    Camilla P.

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