"Opera Prima" di Renato Spina

Titolo: Opera Prima
Autore: Renato Spina
Genere: Romanzo Thriller
Pagine: 523
Prezzo: 18,00 €
Anno di pubblicazione: 2011

L’arte è rappresentazione della vita, la più intensa che l’uomo abbia mai concepito. Lo è nel bene e nel male, nella sua parte più luminosa e gioiosa come di quella più cupa e dura. D’altro canto, la vita è la forma d’arte più alta che l’uomo può elaborare: allo stesso modo può essere un’arte gioiosa ma anche cupa, ma a differenza della prima potrebbe non esserne, l’uomo, l’unico autore e artista...
Tra tutte, la musica è innegabilmente l’arte che forse più sa smuovere l’animo umano, trascinandolo con sé in dimensioni meravigliose, o drammatiche...

Nel 1926 andò in scena per la prima volta la Turandot, opera lirica celeberrima che Giacomo Puccini compose negli ultimi anni della sua vita, lasciandola incompiuta per la sopravvenuta morte, nel 1924. L’opera fu poi completata da Franco Alfano. Non solo l’opera narra della terribile principessa omonima, che condizionava la concessione delle proprie grazie ai suoi amanti alla risoluzione di enigmi pressoché impossibili, pena la morte degli stessi, ma la stessa opera rappresenta in sé una sorta di “mistero”, per come alcuni studiosi ritengano che la sua incompiutezza non fu dovuta in realtà alla morte di Puccini, ma all’incapacità dello stesso compositore di darne un degno finale...
Scaturisce da questi molteplici “misteri” pucciniani Opera Prima, il romanzo di Renato Spina, e prende forma su quella possente e sovversiva dicotomia che l’arte genera, quando la sua creazione fantastica si avviluppa con la vita reale, o potenzialmente tale, mescendo l’una e l’altra fino a portare la bellezza dell’una nell’altra, o vicendevolmente il dramma...

Dicotomia che si incarna nella figura di Alessandro Malerba, detto Johnny, il personaggio principale del romanzo: celebrato direttore d’orchestra, uomo di illimitato successo, playboy, ovvero sorta di dandy quasi superomistico, sotto certi aspetti, per il quale la direzione di una sublime Turandot pare essere l’ennesima e definitiva consacrazione popolare per una vita che si specchia in quella stessa arte generata e dominata, diventandone parte...

Ma non sarà così. L’arte è gioia e bellezza, ma può essere anche dramma e pathos, appunto. Da aureo piedistallo celebrativo, Turandot diviene “movente” per la tragedia verso cui prenderà a correre la vita così esageratamente luminosa di Malerba, e gli enigmi pucciniani la chiave per tre efferati omicidi che sconvolgeranno non solo la quotidianità del protagonista ma anche il suo animo, le certezze, la visione del mondo, la condizione umana, fino a renderlo inevitabile protagonista del finale del romanzo, nel quale lo spietato killer seriale lo porrà di fronte ad un destino assurdamente già scritto, e apparentemente inevitabile...

E’ un thriller, Opera Prima, che Spina decide di intessere con il particolare lirismo che il melodramma sa generare – per di più grazie a una delle più famose opere della produzione musicale classica italiana. Ma di classico nel romanzo vi è anche lo stile della scrittura, evidente retaggio per l’autore di una tradizione narrativa che parte dal tardo Ottocento – si notano bene, ad esempio, echi dannunziani, soprattutto nella costruzione e descrizione dei personaggi... – che se da una parte aggrazia lo stile stesso – Spina scrive bene, bisogna sottolinearlo - dall’altra provoca probabilmente al testo un‘eccessiva prolissità, che in alcuni passaggi appesantisce la scorrevolezza della lettura. Anche la trama certamente sfugge da certa narrativa mainstream di genere, pur rimanendo ben ancorata agli stilemi tipici del giallo/thriller, nei quali inevitabilmente si tempera anche la suggestiva intelaiatura musicofila sulla quale Spina ha elaborato la narrazione.

Ma thriller è, appunto, e l’arte pucciniana diviene infine un pregiato tassello di una scenografia narrativa che renderà Opera Prima una lettura sicuramente gradevole e coinvolgente per gli appassionati del genere, eppure capace di incuriosire e attirare a sé anche chi ami il fascino della musica e dell’arte in genere, e ne voglia esplorare una insolita diramazione scritta, seppur tinteggiata di giallo.

Una lettura certamente consigliabile.

Opera Prima è attualmente in vendita solo su http://www.operaprimaromanzo.it

2 commenti:

  1. *___* Wow! Da amante della lirica, quasi quasi ci faccio un pensierino. Grazie per questa segnalazione. ;)

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  2. Complimenti, sinceri, per la minuziosità, l'accuratezza e la contestualizzazione della recensione. E per l'abnegazione e la professionalità con cui coltivate questa meravigliosa passione. Per voi stesse e per chi ha il piacere e la fortuna di seguirvi.
    Renato Spina

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