"La mia ragazza quasi perfetta" di Luca Rota

Titolo: La mia ragazza quasi perfetta
Autore: Luca Rota
Editore: Sensoinverso
Pagine: 120
Prezzo: € 12, 00
Pubblicazione: giugno 2010

Tizio Tratanti: Un essere (umano?) normale, ovvero un uomo (sicuro sicuro?) come ce ne sono tanti, uno qualunque, questo dovrebbe essere.
Già... dovrebbe.
E invece, a pensarci bene, sembra essere il frutto di una strana amalgama composta, in parti uguali, da Paperino, Paperoga e Archimede Pitagorico... si, insomma, una specie di esperimento mutante non perfettamente riuscito messo in piedi dalla famosa ACME (A Company Making Everything) tanto cara a Wil E. Coyote (o per molti Willy il coyote), per poi essere abbandonato alla sua "stravagante" esistenza.
Esistenza trascorsa tra i vari problemi esistenziali e le "normali" vicissitudini quotidiane: la ricerca della soluzione a un piccolo e insignificante problemino di... "intesa" con la donna della sua vita, la convivenza con il suo cane Sandro, la ricerca di una occupazione gratificante, piccoli inconvenienti, strani... casuali... incontri, la gestione di una parentela ingombrante (da oggi, non so perchè, ma odio mio cugino...), la ricerca del Karma (anche lontano dai pasti), lo scetticismo verso alcune forme di credenze popolari e/o leggende metropolitane, qualche partita a tennis col migliore amico, invenzioni più o meno volute e più o meno utili, herping montano... si, le cose di tutti i giorni per intenderci...


Luca Rota: il creatore. L'ideatore di questo assurdo, simpatico e scombinato personaggio.

Colui che è riuscito a farmi ridere per tutte le 120 pagine del suo racconto, a volte fino al punto da avere le lacrime agli occhi.
Geniale, poliedrico, folgorato... tanto da avermi fatto venire la curiosità di poter visionare una T.a.c. del suo cervello; perchè, ne sono convinto, una mente normale non poteva partorire una simile storia.
Il suo modo di scrivere caotico e oltremodo serrato rende l'idea, credo giusta, di un protagonista (Tizio Tratanti) con una mente intasata da una miriade di idee e di pensieri che corrono veloci, disordinati... troppi da riuscire ad esprimerli senza che non si accavallino l'uno sull'altro.
Fa un uso della punteggiatura così "informale" da rendere la lettura talmente veloce e incalzante che spesso mi sono ritrovato con l'affanno... il fiatone insomma, come se stessi correndo dietro alle parole, le quali invece di essere scritte in un libro, sembrano stese per terra, una di fianco all'altra, lungo il percorso di una maratona (e qui il caro Tizio saprebbe dirci anche per quanti chilometri).
Esilarante il racconto delle avventure, molto spesso inconsapevoli, di cui è partecipe in nostro Sig. Tratanti, la sfortuna che ci mette lo zampino, la fatalità che trasforma continuamente gli avvenimenti a suo sfavore.

Quasi commovente l'ingenuità e il buonismo che Luca Rota riesce a donare al protagonista, il quale, a volte, non si rende conto di ciò che accade neanche davanti all'evidenza. E vi assicuro che gli accade di tutto... e tutto o quasi assurdo, grottesco, inimmaginabile. Divertente seguire le elucubrazioni mentali che, davanti a un dilemma, fanno scegliere al personaggio sempre le soluzioni più inverosimili, contorte e irrazionali, che portano, ovviamente, ad altrettante inverosimili conseguenze.
Per non parlare degli individui che incontra lungo la sua strada... eccezionali, azzeccatissimi. Solo al pensiero rido ancora... E devo aggiungere i complimenti anche per la scelta del finale: semplicemente un ca-po-la-vo-ro! Insomma, un libro veramente divertente, una storia che potrebbe avere per sottotitolo (se non fosse già stato usato) anche "Viaggio allucinante". Dopo averlo finito non si può non ringraziare Luca Rota per averci permesso, grazie al suo "La mia ragazza quasi perfetta", di passare qualche ora in allegria e spensieratezza... e anche ebrezza aggiungerei, tanto che l'effetto è tangibile (e me ne scuso) leggendo questa mia... Ottimo lavoro Luca!

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