"Soulless" di Gail Carriger

Soulless è l'irresistibile romanzo d'esordio di Gail Garriger e primo capitolo della saga intitolata The Parasol Protectorate.

Londra di fine ottocento, epoca vittoriana. Umani, vampiri, licantropi e fantasmi convivono, consapevoli della reciproca esistenza e alcuni di questi esseri soprannaturali occupano, addirittura, posizioni di grande rilievo nell'ambito dell'altà società inglese. A gestire la situazione è preposto il PRIN, pubblico registro delle nascite innaturali.

Miss Alexia Tarabotti, ventotto anni, di origini italo-inglesi, carnagione olivastra, naso prominente. Non è propriamente quella che si potrebbe definire una bellezza. Gran parte delle persone "normali" non esiterebbe a definirla "una tipica zitella inglese". Eccentrica, moralista, testarda, dotata di una tagliente ironia, Alexia non va da nessuna parte senza il suo parasole, munito di pallettoni d'ottone. Segni particolari: senz'anima. Ogni essere soprannaturale che si rispetti dovrebbe sapere che sarebbe meglio tenersi alla larga da una donna del genere. In quanto sprovvista di anima, infatti, Miss Tarabotti, con il semplice tocco, è in grado di neutralizzare le caratteristiche tipiche delle creature soprannaturali.

Incontriamo, per la prima volta, Alexia nella biblioteca di casa Snodgrove, mentre tenta di respingere i ripetuti tentativi di un vampiro sconsiderato, che attratto dalla sua abbondante scollatura, cerca di morderla alla gola. Sconvolta dalla mancanza di buone maniere, Miss Tarabotti, usa il suo inseparabile parasole per colpire alla testa lo sprovveduto e in un eccesso di irruenza finisce inavvertitamente per ucciderlo. Un gran bel pasticcio! Sfortunatamente per la nostra progonista, il vampiro continua ad essere un fastidio anche dopo la sua dipartita finale e prima di rendersene conto, Alexia, si ritrova coinvolta in un mistero intricato condito di bizzarre uccisioni e inspiegabili sparizioni.

Ad accompagnare Miss Tarabotti nella sua strampalata avventura una serie di simpatici personaggi ben caratterizzati: il barone di Woolsey, Lord Conall Maccon, rude, sexy, maschio alfa del branco locale di lupi mannari, l’effeminato vampiro Lord Akeldama, la migliore amica, anche lei zitella, Miss Ivy Hisselpenny con i suoi improponibili cappellini, il pacato lupo mannaro professor Lyall.

La storia presenta elementi urban fantasy, historical, romance, mistery, commedy e steampunk, il tutto brillantemente combinato dalla Carriger. Lo steampunk è un filone della narrativa fantastica-fantascientifica che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica, spesso l'Ottocento e in particolare la Londra vittoriana dei libri di Conan Doyle e H. G. Wells. La scrittrice crea un mondo del tutto immaginario, fantasy appunto, popolato da creature leggendarie e fantastiche che convivono con la tecnologia. Gli esseri soprannaturali sono particolarmente interessati all'evoluzione e al progresso tecnologico, tanto da promuoverlo.

Innovativa la mitologia che spiega l'esistenza degli esseri soprannaturali: tali creature esistono solo perchè dotate di un eccesso di anima che si rifiuta di morire.

Sovrano incontrastato è l'umorismo. L'ironia di Alexia è trascinante. La lettura è scorrevole, piacevole e molto divertente. Si avverte, nel romanzo della Carriger, l'influenza della letteratura inglese, sono forti i riferimenti a Jane Austen e P. G. Wodehouse.

L'unica nota stonata è rappresentata dalla massiccia presenza di fastidiosi refusi. Probabilmente sarebbe stata opportuna un'ulteriore revisione.
Consigliato!

Soulless, Gail Carriger
Dalai, 2011
pp. 320 - euro 18,00

© Riproduzione riservata

2 commenti:

  1. Bene bene, ho ricevuto il libro proprio oggi e non vedo l'ora di leggerlo. Ottima recensione cara ;)

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