Interviste
VIRGINIA DE WINTER
Intervista: Virginia De Winter
Virginia de Winter, meglio conosciuta sulla rete come Savannah, ama poco parlare di sé, lasciando agli altri il compito di immaginare chi sia.
Il mondo che hai creato è nuovo ma anche antico. Posso chiederti a che epoca storica ti sei ispirata e come sei arrivata al risultato ottenuto?
Un tardo, tardissimo settecento. Ci sono arrivata facendo una cernita di quanto mi sarebbe servito e un esame incrociato delle varie epoche. Con qualche libertà creativa eccoci qui!
Come hai potuto leggere nella mia recensione, Bryce è il mio personaggio preferito (forse perchè sono un pò ipocondriaca come lui). Nel prequel sono stata più che accontentata: ha avuto modo di dar sfoggio delle sue battute sagaci. Mi accontenterai anche nel sequel?
Certo. Non posso fare a meno di confrontarmi con Bryce, è più o meno l’unico che abbia un punto di vista sensato sulle cose che gli accadono intorno, senza contare che scrivere di lui è grandissima fonte di divertimento per me. Non rinuncerei mai a questo personaggio.
Ammetto che Axel potrebbe essere l'amore della mia vita, per la sua dedizione nei confronti dell'amata. Sono però attratta dal fascino, dal coraggio e dall'alone di mistero che aleggia intorno alla figura di Ashton Blackmore. Completamente assente nel prequel, ci parlerai ancora di lui e della sua famiglia nel sequel?
Sicuramente, gli eventi del terzo libro prendono le mosse proprio dai Blackmore ed è intorno a loro che principalmente si svolgono. Quindi Ashton, che ne l’Ordine della Chiave era ancora immerso nel suo sonno di morte, avrà il suo ritorno in questo libro. Mi è mancato molto, non vedevo l’ora di ricominciare a scrivere ancora di lui.
Eloise e Axel, come è giusto che sia, non si sono mai spinti fino in fondo. Ci regalerai qualche scena hot tra i due nel prossimo capitolo? O magari sarà qualcun altro ad offrircela (scusa ma io penso sempre ai Blackmore...)?
Ho smesso da un pezzo di tentare di seguire i ragionamenti di Eloise e Axel nei riguardi del loro rapporto: lascio che facciano un po’ come vogliono e del resto sono questioni che riguardano la loro intimità, prima o poi se raggiungeranno un accordo prometto che sarete i primi a saperlo! I Blackmore con la loro sensualità più spontanea danno sicuramente molte più soddisfazioni, c’è poco da fare.
Io ho il vizio di immaginarmi delle colonne sonore per ogni libro che leggo. Vorrei sapere se tu hai pensato ad una colonna sonora adatta per L'Ordine della Spada e per L'Ordine della Chiave. E magari, hai già in mente la colonna sonora che accompagnerà il sequel, così da darci un'idea delle emozioni che proveremo leggendolo?
HIM sopra tutti, Nightwish e Within Temptation. Se devo indicare delle canzoni, le prime che mi vengono in mente sono “Bury me deep inside your heart”, “The Beauty of the Beast”e “Jillian (I'd Give My Heart). Per il prossimo libro anche i Paramore hanno la loro buona parte di ossessione: “Decode” l’ascolto almeno venti volte al giorno, stessa cosa per “Brick by boring brick”.
Se tu avessi la possibilità di metterti nei panni di un personaggio della serie di Black Friars, quale sceglieresti e perché?
Mi piacerebbe essere una delle ragazze Granville. Fanno la loro spensierata vita da scholares, studiano sodo, si godono la Vecchia Capitale, i suoi divertimenti e la compagnia reciproca, senza lo stress a cui sono sottoposti i personaggi principali e quelli che sono costretti a sopportarli.
Ti capita mai di pensare in qualche situazione "Eloise avrebbe reagito così..." oppure "Se Bryce fosse qui direbbe...."?
Con Eloise praticamente mai, tranne quando mi trovo a dover avere a che fare con un gruppo di maschi particolarmente impegnativi e in quel caso ha tutta la mia comprensione e le rivolgo un silenzioso pensiero di scuse.
Hai in mente altri progetti oltre al sequel di Black Friars?
Una mezza dozzina almeno. Non riesco nemmeno a stare dietro a tutto quello che mi piacerebbe fare, figurarsi farlo davvero.
Da dove nasce il tuo gusto per i dettagli e la moda? Le tue descrizioni dell'abbigliamento dei personaggi sono così vere che ognuno di noi se li può rappresentare mentalmente come se avesse di fronte una fotografia a colori.
Semplici gusti personali, mi piacciono i vestiti chiari e vaporosi che faccio indossare a Eloise, le sottogonne nere i bustini, i guanti; gli abiti algidi e sontuosi di Christabel e, in generale, tutti gli oggetti e gli accessori molto femminili. Li vedo in giro, me li immagino, poi tento di inserirli nella maniera più fluida possibile (sbagliando il più delle volte, ma a correggere questi eccessi ci pensa l’editor) perché solitamente scrivo per immagini.
La trama è già tutta scritta nella tua mente prima di accingerti ad impugnare la penna o prende forma man mano? Sono i personaggi a plasmare il racconto?
Le linee generali esistono dall’inizio, quelle subiscono poche modifiche. Diciamo che c’è la trama, l’intreccio si sviluppa in maniera più libera. Non mi piace sapere tutto dall’inizio, perché mi annoierei a scrivere il libro, preferisco anche io fare le mie piccole scoperte e avere qualche sorpresa. I personaggi non plasmano il racconto, la narrazione è completamente in mano all’autore, naturalmente; c’è da dire però che l’esigenza di rispettare le caratterizzazioni è anche il motivo per sviluppare le cose in un senso o in un altro. Mi spiego meglio: rientra nel carattere di alcuni personaggi compiere alcune azioni piuttosto che altre oppure non fare nulla. Se la scena è in mano a Eloise non posso certo aspettarmi che prenda un bastone e si avventi contro il primo soldato che le capita davanti, tanto per fare un esempio.
Il padre di Eloise ha finalmente acconsentito al fidanzamento. Filerà tutto liscio o ci sarà qualcuno che romperà le uova nel paniere? Ci sveli solo come si aprirà il sequel?
Il padre di Eloise ha acconsentito alle sue proprie condizioni che non è detto possano andare bene per tutti. L’inizio del libro è dei miei soliti: una scena quotidiana per gli studenti della Vecchia Capitale calati nella loro vita di sempre. Posso però dire una cosa più specifica: se l’Ordine della Spada è un romance, l’Ordine della Chiave un mistery, questo sarà per molti versi una storia di fantasmi.
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