Andrea Leonelli
Interviste
Intervista: Andrea Leonelli
Oggi ho il piacere di presentarvi il poeta Andrea Leonelli.
Ciao Andrea, presentati ai nostri utenti.
Ciao a tutti, sono Andrea, più che poeta forse sono un uomo in cammino, un po’ come tutti, verso domani. Verso il futuro. Guardo avanti, unica direzione possibile e affronto quel che viene. Attualmente 42enne, due figli e un lavoro come infermiere da oltre 20 anni di cui gli ultimi 11 in varie rianimazioni. È un lavoro che, nel bene e nel male, nei suoi vari aspetti, mi è entrato dentro. Mi ha cambiato il punto di vista su molte cose. Ma sono sempre disposto a imparare cose nuove dall’esperienze che vivo quotidianamente.
Da quanto tempo scrivi poesie?
Un paio di anni più seriamente, prima mi appuntavo i pensieri dove capitava e poi li perdevo in giro oppure li dimenticavo. Poi ho cominciato a scriverli sul pc e sai una cosa? Nonostante tutto ogni tanto mi perdo le poesie lo stesso.
Cosa ti ha spinto a cominciare a mettere per iscritto le tue emozioni?
Alcuni fattori, il più importante fra i quali l’infarto di due anni e mezzo fa. Basta un attimo, e un attimo è la differenza fra l’esserci e il non esserci. Cosa avrei lasciato? Certo non cambierò il mondo, ma almeno lascerò forse una mezza idea nella mente di chi ha letto qualcosa di mio. Per quello ho cominciato a scrivere un po’ più “seriamente”. E lo scritto oggi, ai tempi di internet è un ottimo modo per lasciare un segno. Altro motivo per cui scrivo è perché, personalmente mi è terapeutico. Scrivere i malesseri, trasporli su carta è un modo per metterli fuori, come esserseli tolti da dentro, e hai la possibilità di guardarli, li rendi “reali” e li studi, cerchi le strategie migliori per affrontarli e superarli.
La tua prima raccolta si intitola “La selezione colpevole”. Cosa c’è dietro questo titolo?
Il titolo in se racchiude principalmente due cose: selezione perché ho scelto fra le molte cose che avevo scritto quelle che mi sembravano più significative, che mi piacevano o che ritenevo buone. La colpevolezza era il mio stato d’animo del momento, mi sentivo colpevole di come mi stavano andando le cose e colpevole di non star facendo niente per cambiare la situazione. Possiamo dire che il libro ha segnato il punto di partenza per le svolte che ho dato alla mia vita in seguito.
Dopo hai pubblicato “Consumando i giorni con sguardi diversi”. Anche questa, già dal titolo, sembra voglia lanciare un primo messaggio. Sbaglio?
Consumando è un libro se vogliamo di transizione dal prima al dopo, mentre aspettavo che i semi germogliassero. Contiene attimi di ogni genere, speranze, passi indietro, incespicature. Quella fase in cui stai per spiccare il salto e hai timore, ma nonostante tutto salti. L’attesa di buttarsi, e mentre attendi (consumando i giorni) cominci a vedere le cose che hai attorno in modo nuovo (con sguardi diversi). Cose che prima temevi adesso le vedi come possibilità, difficoltà prima insormontabili iniziano a diventare semplici inconvenienti. Poi salti.
Com’è stata finora la tua esperienza in campo editoriale?
Limitata… per la prima edizione della Selezione mi sono auto pubblicato con lulu.com. Poi ho avuto la possibilità di pubblicare le mie raccolte con la Edizioni Esordienti Ebook (EEE) di Piera Rossotti che ringrazio e con cui mi sono trovato molto bene
Oltre alle poesie ti sei dedicato a qualche altro genere?
Si, racconti. Non riesco a scrivere tanto. Sono stato incluso in alcune antologie di fantascienza, horror, noir, ma tutte storie molto brevi
Stai lavorando a qualcos’altro?
Sempre. Continuo a scrivere poesie, anche se meno freneticamente di prima, curo diversi blog, ho scritto alcune prefazioni (ma per adesso solo una pubblicata con il relativo libro), partecipo a qualche concorso e continuo a lavorare in ospedale. Poi il lavoro più importante, lavoro su me stesso.
So che fai parte di un’associazione che si occupa soprattutto di esordienti. Ce ne vuoi parlare?
EvolutivePress: siamo un gruppo di esordienti che promuove altri esordienti. Al momento siamo in stand-by dato la enorme quantità di materiale che ci è pervenuta e il fatto che siamo in pochi, oltre alla non discutibile cosa che prima di pubblicare una recensione leggiamo per intero ciò che ci perviene. Consigliamo e pubblicizziamo, forniamo spunti e, quando possibile, soluzioni. Come punto di riferimento abbiamo il gruppo face book “il mondo dello scrittore” sul quale abbiamo dato origine a diverse iniziative interessanti, alcune delle quali si sono poi diffuse anche in altri gruppi.
Grazie per essere stato con noi. Buona fortuna per tutto.
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