"La magnifica stronza. Perché gli uomini lasciano le brave ragazze" di Sherry Argov

Titolo: La magnifica stronza. Perché gli uomini lasciano le brave ragazze
Titolo originale: Why Men Marry Bitches
Autore: Sherry Argov
Traduttore: Edy Tassi
Editore: Piemme
Collana: Saggistica
Serie: Woman non fiction
Pagine: 256
Prezzo: 15,00 euro
Anno di pubblicazione: 2012

Dopo Falli soffrire, con oltre 250.000 copie vendute solo in Italia e tradotto in oltre 30 lingue, e dopo la sua versione aggiornata, Falli Soffrire 2.0, Sherry Argov, autrice cult di ogni donna da un capo all’altro nel mondo e bestseller del New York Times, torna a dispensare consigli su come conquistare un uomo e tenere accesa la fiamma pericolosamente traballante del suo interesse: ben 75 “Relationship Principles”, dal sesso al mondo degli affari, a nostro uso e consumo. Ecco La magnifica stronza. Perché gli uomini lasciano le brave ragazze (Edizioni Piemme, 2012). Quest’ultime, a ben guardare, sono soltanto la prova stantia che in fatto di relazioni uomo-donna siamo ancora alle caverne.

Tutti conoscono la storia del principe che sposa la povera fanciulla. O quella dello scapolo d’oro e affascinante che potrebbe avere tutte le ragazze che desidera, ma si innamora di una donna qualsiasi, che per di più ha un caratterino di tutto rispetto. E mentre il giorno del matrimonio lui si sente l’uomo più fortunato del mondo, i suoi familiari rimuginano acidi: «Perché lei?». E subito scattano le congetture: «Sarà per come cucina? Sarà per il sesso? Che gli abbia fatto il lavaggio del cervello?». Tutti muoiono dalla voglia di tirarlo da parte e chiedergli a bruciapelo: «Perché sposi una stronza del genere?».

La magnifica stronza non è un altro di quei libri su come si accalappia un marito. Non vi suggerirà, anche solo remotamente, che fino a quando non troverete la vostra “dolce metà” sarete donne incomplete. Al contrario. Questo libro sfiderà le convenzioni, vi farà capire meglio perché certe relazioni non vanno avanti e vi darà un’idea più moderna di come un uomo sceglie la sua anima gemella.

Quando utilizza il termine stronza, la Argov non sta descrivendo una donna cattiva o meschina. Il termine stronza è ironico; non si prende troppo sul serio. Indica una donna forte, che possiede una sua identità ed è sicura di sé. Una donna ben contenta di lasciare “spazio” al suo uomo, per potersi godere il proprio. Una donna capace di mettere in chiaro quello che è disposta o non è disposta ad accettare. Che si tirerà indietro al minimo accenno di mancanza di rispetto. E che per questo appare più (non meno) eccitante. La donna che ogni uomo sogna di sposare.

Tutte abbiamo letto la fiaba di Cenerentola. Abbiamo visto le pubblicità degli anelli di fidanzamento in cui una donna riceve in dono il suo luccicante gioiellino. Abbiamo partecipato a un matrimonio con dieci damigelle vestite come Trilli. Poi il fotografo immortala le damigelle attorno alla sposa, tutte in adorazione della grande pietra che ha all’anulare sinistro. E quando arriva il lancio del bouquet, tutte le single si accalcano una sopra l’altra per prenderlo, così che il nipote preadolescente di qualcuno possa infilare una giarrettiera sulla coscia della fortunata che se lo aggiudica. Ecco come reagiscono le donne al solo pensiero di sposarsi. E gli uomini le osservano. Osservano le donne comportarsi come se il matrimonio fosse la cosa più importante di tutte e ne prendono nota. Perché è la conferma di quello che hanno sempre sospettato: il fatto che una donna li sposi, non significa necessariamente che li ami. Alcuni uomini hanno la sensazione che le donne siano innamorate del matrimonio o di quello che il matrimonio rappresenta. Loro sono lì solo per occupare un posto. Tutto questo influenza il modo in cui si rapportano con l'altro sesso. Gli uomini evitano le situazioni in cui hanno il dubbio che la donna che frequentano abbia bisogno di una relazione per sentirsi completa perché, di nuovo, hanno l’impressione di essere soltanto dei tappabuchi. Per un uomo, una donna bisognosa equivale a una trappola, perché non lo ama per quello che è. La verità è che gli uomini non sono affatto refrattari all’impegno, desiderano l’amore e il matrimonio proprio come le donne. Ma perché un uomo decida di convolare, deve pensare: “Caspita, sarebbe meraviglioso essere sposato con lei”. E questo non accade quando, seguendo i classici consigli, una donna cerca di forzargli la mano: «Ho bisogno di sapere dove stiamo andando». Queste sono cose che le donne dicono automaticamente, pensando di risparmiare tempo, e non si rendono conto che invece è il modo migliore per convincere un uomo a fare l’esatto contrario. Quando una donna si comporta come se l’impegno o il matrimonio le fossero “dovuti”, induce gli uomini a darsela a gambe nella direzione opposta. 

La magnifica stronza vi insegnerà perché, spesso, soffocare un uomo per dimostrargli “quanto ci tenete” è il comportamento migliore per indurlo a decidere che, al contrario, non vale la pena darvi la caccia. Non è facendo i salti mortali che troverete l’amore e le attenzioni che tanto desiderate, ma dimostrando di avere una vita, degli obiettivi e un po’ di spina dorsale.
Ciò non significa che questo libro sia solo per le donne che vogliono percorrere la navata. Forse siete già sposate e volete dare un sapore nuovo al rapporto. O forse volete rimanere single. Questo libro vi spiega come catturare il suo cuore e avere il potere di scegliere il finale che voi volete.

Perciò levatevi quegli occhiali rosa e lanciateli dalla finestra. È arrivato il momento di cominciare a domandarvi se lui è abbastanza per voi. Così conquisterete quello speciale non so che, che vi darà la sensazione di avere sempre la leva del comando in mano. E lo convincerete che siete voi la donna speciale senza la quale non può vivere.
Andate, versatevi un bicchiere di vino o preparatevi una tazza di tè. Sfilatevi le scarpe, sollevate i piedi, e preparatevi a fare due chiacchiere tra donne. Ma prima un avvertimento: questo non è un libro per chi vuole “coccolare il suo bambino interiore”.

2 commenti:

  1. Meglio rimanere single e senza aver letto il libro. :P

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  2. Sì, in effetti anch'io non sono così convinta che sia diverso dalla solita solfa...

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