"L'amore è un foulard" di Shelina Zahra Janmohamed

E' uscito lo scorso 5 giugno edito da Piemme Editore L'amore è un foulard di Shelina Zahra Janmohamed, nata e cresciuta a Londra, e di religione musulmana. Shelina, stufa di vedere sugli scaffali delle librerie romanzi inadeguati sulla vita delle donne musulmane, ha deciso di scrivere la propria storia: un chick-lit mémoire del suo matrimonio combinato.

«Non capisco perché non trovate un uomo, siete così belle e intelligenti».

Così inizia la tipica conversazione tra Shelina e le sue due amiche Sara e Noreen, single come lei. È il primo dei sei stadi dell’autocommiserazione, come li ha ribattezzati Shelina. Da lì si passa a: Dove sono finiti gli uomini decenti? I migliori sono tutti impegnati (stadio 2), forse non esistono più (stadio 3). O forse siamo noi quelle sbagliate (stadio 4). Al quinto stadio esplode lo sgomento: non ci sposeremo mai e moriremo vecchie, zitelle e con la casa piena di gatti. Solo a quel punto arriva un barlume di speranza, il sesto stadio: l’uomo giusto è da qualche parte che aspetta noi, solo non è ancora pronto. Ogni donna sa di cosa si sta parlando.

Nel caso di Shelina, la faccenda è ancora più complicata. Perché lei, nata in Inghilterra, studentessa di Oxford, e cresciuta a Grease, musica pop e curry, è di origini musulmane. E nella sua cultura trovare Quello Giusto è una cosa seria, un’impresa collettiva che coinvolge tutta la famiglia. Shelina non si fa mancare niente di ciò che fanno le sue coetanee in cerca d’amore: appuntamenti al buio, i dubbi: gli piacerò, mi piacerà, come mi devo vestire, chiamo io o aspetto che mi chiami lui? Le delusioni, per quello che non si fa più sentire, quello che mi piaci, ma sei troppo bassa, quello che la lascia aspettare due ore al bar per vedere finire la partita. Solo che per lei, gli incontri sono “allargati”, e tutti, genitori, cognati, lontane zie comprese, dicono la loro.

Amore. Amour, ishq, hubb, amor, payar. Tutte queste parole esprimono qualcosa di delizioso e terreno, di irresistibile e sublime. L’amore ispira azioni grandiose, scelte assurde e porta conseguenze inesplicabili. Guida le vite e innalza i cuori… oppure li spezza. Può essere arbitro della vita e della morte, ed è capace di avvincere corpo e anima con la potenza di un fulmine. E’ l’essenza della condizione umana. Secondo Shelina Zahra Janmohamed l'amore mette in comunicazione con il Divino, il Creatore che non possiede forma, non occupa luogo ed è sottratto al tempo. Semplicemente è.

L'autrice, attraverso il suo romanzo, spiega come, al pari di tante società e culture, anche quella islamica è ossessionata dall'amore. Uomini e donne musulmani trascorrono gran parte del tempo chiedendosi dove trovare un partner. Incontrare quella persona speciale è così importante per il tessuto dell'esperienza musulmana che vi sono coinvolti quasi tutti: genitori, fratelli e sorelle, zie, zii, inam, persino i vicini.

Sotto i veli misteriosi delle donne musulmane ci sono cuori che battono, sogni d'amore, fantasie costellate di favole e principi, di “vissero per sempre felici e contenti”. Queste donne hanno molte storie da raccontare. Alcune sono terribili. La sofferenza, l’oppressione e la violenza che alcune di loro subiscono in nome della religione, ma che in realtà provengono dalla cultura e dal potere, non devono mai essere dimenticate. Ma ci sono storie, come quelle di Shelina Zahra Janmohamed, che sono rimaste inascoltate perché non si adattano agli stereotipi universalmente diffusi, che vogliono i musulmani oppressi oppure in fuga dall’Islam.

Non tutte le donne musulmane sono costrette a un matrimonio che non desiderano, a essere rapite e a condurre una vita da recluse. Non sono creature a una sola dimensione, celate dietro veli neri. Molte donne musulmane, come Shelina, ritengono che l’Islam sia un’esperienza di liberazione e di crescita.

«Voglio che entriate nel mio mondo di donna inglese, asiatica e musulmana. A volte è parecchio complicato trovare il proprio posto in questo intreccio di culture, storie e idee differenti. Io non sono asiatica come potreste pensare, né musulmana come potreste essere portati a credere. Non sono inquadrabile in schemi che definiscono le persone.»

L’autrice ha deciso di scrivere la propria esperienza affinchè l’umorismo, la speranza e l’umanità possano di nuovo entrare a far parte dell'essenza islamica. Al centro della sua vicenda ci sono le passioni e le speranze di tanti musulmani, uomini e donne, per i quali la ricerca dell'amore è stata temeraria, mozzafiato e a tratti divertente come la sua. La ricerca dell'amore è un viaggio intrapreso per molte ragioni, ma necessario e inevitabile: per scoprire ciò che significa essere umani  e per condividere quell'umanità.

Sotto il foulard di Shelina Zahra Janmohamed si nasconde una storia incredibile tutta da scoprire. Se vi siete mai chiesti come è davvero la vita delle donne musulmane che incontrate per strada, questo libro fa al caso vostro.

«Questa è la storia di come ho trovato me stessa, la mia fede e il mio amore, ma soprattutto di come ho imparato a essere la persona che sono.»

L’amore è un foulard, Shelina Zahra Janmohamed
Piemme, 2012
pp. 336 - euro 17,00 

© Riproduzione riservata

1 commento:

  1. Sembra interessante.
    Complimenti per la recensione.

    Licia

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