Intervista: Marco Siena

Oggi abbiamo il piacere di ospitare uno scrittore. Buongiorno, Marco. Benvenuto su Spaginando. Come è ormai mia abitudine, lascio che sia tu stesso a presentarti al nostro pubblico.
Buongiorno a tutti. Parlare di me, è abbastanza semplice. Sono un blogger e autore di novelle e romanzi, lettore da una vita, musicista nell'adolescenza e fumettista mancato. Per vivere però, devo fare l'agente di commercio, soprattutto ora che ho famiglia.

Da quanto tempo ti dedichi alla scrittura?
Ho iniziato a scrivere molto presto, più o meno già alle elementari, ma in modo continuativo, da appena 4 anni. Prima alternavo periodi di bozzetti e soggetti, ad altri in cui non scrivevo una riga, limitandomi a leggere e basta. Da quando mi sono sposato invece, mi sono deciso a dare continuità alla scrittura, quanto alla lettura.

Cosa ha fatto accendere in te la scintilla? Necessità di esternare pensieri ed emozioni o pura passione?
Credo che sia stato un percorso naturale, come avviene magari per un musicista. Dopo tanti anni da lettore, prima o poi viene voglia di cimentarsi in un'opera propria. Di tante passioni che avevo, dal fumetto al cinema, questa sembrava essere quella che mi riusciva più naturale, nel bene o nel male, naturalmente.

Parliamo di "Le Nove Stelle": è la tua prima opera?
Possiamo considerarla la mia prima opera finita a essere stata presentata a una casa editrice.

Cosa puoi raccontarci sulla storia?
Molto difficile parlare della storia senza svelare troppo. Posso limitarmi a descriverla come una storia di speranze tradite, di discese all'inferno e di verità nascoste dall'orrore. Un thriller con forte tinte paranormali, volendo riassumere.

E cosa puoi dirci sui personaggi?
La storia ruota su 3 personaggi cardine. Chris, di cui seguiamo le vicende sia in terza persona, che dal suo punto di vista personale, Rusty, un amico di infanzia ritrovato e pieno di promesse, e Laura, la ex ragazza di Chris che incontriamo.

Cosa hai trasmesso di te in loro?
A Chris ho regalato qualche ricordo della mia infanzia e l'amore che ho per il luogo in cui si svolgono le vicende. Forse è l'unico a cui ho dato qualcosa, o almeno questo è quello che sembra a me.

Oltre a "Le Nove Stelle" hai rilasciato altre due pubblicazioni indipendenti tramite il tuo sito. La prima è "Punizione di emergenza", ti va di parlarcene?
Scrissi la prima parte di questo mini ebook, Punizione Esemplare, di getto. Sognai parte delle vicende una notte, ed erano così comiche che non potevo non riportarle su carta. La prima stesura è stata completata in poche ore, dopo che avevo passato un pomeriggio in auto a ideare il modo per riadattare questo sogno. Piacque ad alcuni amici, così quando sognai di nuovo qualcosa di attinente, non potei fare a meno di scrivere la seconda parte, Uscita di Emergenza. Sostanzialmente si tratta di due novelle tra la fantascienza e la commedia, in cui tre amici guardano il mondo che viene ripulito e poi distrutto. I più attenti, hanno trovato la morale nascosta sotto alla comicità.

La seconda s'intitola "Yellow Car n’ Silver Bullets". Di cosa si tratta?
Yellow Car n' Silver Bullets, è un mio piccolo omaggio a un regista che amo, Guy Ritchie. Ho voluto ricreare le atmosfere londinesi del regista, aggiungendo un pizzico di horror e un mio personaggio che diverrà ricorrente. Fondamentalmente, si tratta di una gangster story con licantropi nei paraggi. Anche questo però ha una forte componente ironica, un taglio che ormai mi appartiene.

Come mai hai scelto di rilasciare queste due opere in maniera gratuita e indipendente?
Sono due lavori fatti per divertimento mio personale e quello di alcuni amici che leggono per primi i miei scritti. Non mi sembrava ci fosse abbastanza spazio né struttura per essere ampliati in romanzi. Mi sembrava fossero perfetti e imperfetti così, ed era giusto a mio parere regalarli e far fare due risate ai lettori del mio blog. Ho visto che in rete qualcun altro li ha apprezzati, però. Questo mi ha fatto molto piacere.

Quali passi hai compiuto per riuscire a orientarti nell'intricato mondo dell'editoria italiana e approdare alla Butterfly Edizioni?
Ho iniziato con qualche concorso, inviando racconti e novelle. Questo mi ha permesso di far girare il mio nome per un po', dopodiché ho studiato le case editrici italiane, i loro modus operandi e infine ho trovato Butterfly Edizioni. L'ho vista così per caso, una mattina mentre ero in ufficio. Un mio caro amico aveva messo il "mi piace" alla loro pagina e ho approfondito la loro conoscenza. Non essendo pronto per il loro primo concorso, mi sono rimboccato le maniche per il secondo. Direi che è andata bene, no?

Come ti sei trovato con la tua attuale casa editrice? Ti senti abbastanza seguito nella promozione e distribuzione del tuo libro?
Con Argeta è nato un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione. Mi sono sentito seguito fin da subito e inserito in tutte le fasi che hanno portato all'uscita del libro. Mi è stato chiesto perfino il parere sulla copertina, ed è una cosa che ho apprezzato molto. Poi Argeta ti segue ovunque. Basta dirle che c'è una presentazione, e lei è lì.

So che stai lavorando ad altri due romanzi: uno è attualmente in fase di valutazione presso lo stesso editore, l'altro verrà rilasciato in maniera indipendente sul tuo canale ufficiale. Anticipazioni al riguardo?
Il romanzo che ho inviato, sempre a Butterfly Edizioni. è abbastanza sperimentale. Per una volta mi sono discostato dall'horror, mantenendo una componente fantastica. Ho scoperto che esiste un termine per indicare questo tipo di romanzi, che viene definito di anticipazione. Confido molto in questo lavoro, il cui titolo è lo stesso del mio blog. Ha delle tematiche interessanti, soprattutto sul piano sociale. Spero abbia fortuna. Parlando dell'altro che sto preparando, si tratta di una novella che rilascerò gratuitamente dal mio blog, ed è un seguito ideale di Yellow Car n' Silver Bullets. Ancora una volta atmosfere inglesi, horror ma tanta ironia.

Parlando di letture, da cosa ti lasci guidare nella scelta di un libro: dall'istinto, dalla curiosità o dalla copertina?
Da qualche anno, ho un circolo di amici in cui ci si consiglia le letture. Finora ho fatto delle belle scoperte. Se in passato entravo in libreria e andavo a fiuto, leggendo sinossi e guardando la copertina, ora ho questo team che non mi fa sbagliare un colpo.

Un romanzo che ha significato molto nella tua infanzia?
Ce ne sono due. Il primo l'ho divorato in pochi giorni alle elementari. Ricordo poco a dire il vero, ma l'entusiasmo che avevo, mi è rimasto impresso. Ho cercato il titolo anche tramite un post. Nulla da fare, non riesco a rintracciarlo. Il secondo, è lo Hobbit di Tolkien, letto a 11 anni e che mi ha fatto prendere la via del fantasy per quasi una vita intera.

Un libro che hai letto recentemente e che consiglieresti?
Ho finito da poco Buona Apocalisse a Tutti di Prachett e Gaiman. Mi sono divertito, tanto che ridevo da solo mentre leggevo. Due geni che hanno collaborato in questa pietra miliare del fantastico.

Un autore o un autrice che ammiri?
 Ho fatto una classifica pochi giorni fa, sui miei modelli e maestri di scrittura. Ne devo citare due, se me lo concedi: uno per l'estero, e uno per l'Italia. Raymond Carver, per la sua bravura nel raccontare tutto nello spazio ristretto di una novella o racconto, e il nostrano Claudio Vergnani, un grande autore che ha reinventato un genere e il modo di scrivere horror.

Un personaggio al quale ti sei affezionato o nel quale ti sei identificato più che in altri?
Sam Weller de Il Circolo Pickwick. Uno dei personaggi che più mi ha divertito in questi anni di letture. Spavaldo, clownesco e allo stesso tempo un amico fedele. Il miglior personaggio di Dickens.

Non ti trattengo oltre. Ti ringrazio per essere stato con noi e buona fortuna per il futuro.

2 commenti:

  1. Marco Siena ha scritto un romanzo horror con momenti di autentica poesia e scivolate nell'angoscia.
    Da non farsi mancare, il romanzo "le nove stelle", nella propria libreria.

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