Intervista: Evelyn Storm

Ciao Evelyn, benvenuta!
Raccontaci di te: chi è Evelyn Storm?
Evelyn Storm è una lettrice, una vera appassionata di scrittura e di storie che possano coinvolgerla e farla volare lontano con la fantasia. Vorrebbe realizzare il sogno di diventare scrittrice professionista, e nel frattempo, si dedica a scrivere articoli per una rivista e ad aggiornare i propri blog con notizie sfiziose e il più professionali possibili. Sta anche abbozzando il seguito del suo romanzo "Grido d'amore".

Parlarci del tuo romanzo "Grido d'Amore", come nasce?
L'idea del mio romanzo mi è venuta nel bar di una mia amica, come poi avrò modo di spiegare meglio, e si è sviluppata man mano che altre persone o circostanze mi hanno dato ulteriori idee. Mi sono ispirata alla mia amica Sabrina, che è stata la mia inesauribile fonte per creare al meglio il personaggio di Kyra Castelli. Mi è bastato osservarla lavorare nel bar di sua sorella, soffermandomi sulla sua gentile e professionale attenzione ai clienti e sui racconti a proposito del suo hobby di danzare, per delineare da subito la figura femminile che avevo sommariamente in testa. Poi, gli stessi clienti del bar mi hanno suggerito altri personaggi, ma anche attori o personaggi famosi hanno avuto la loro parte nel suggerirmi delle figure piuttosto che diversi lati del carattere di alcuni di loro. E la band dei Tokio Hotel, perfetta come “Musa ispiratrice” per la band del romanzo e per ideare Tomas. Il merito del quale è del cantante Bill Kaulitz. É così che è nato “Grido d'amore”.

Mettendo da parte "Grido d'amore", chi o cosa ispira la tua scrittura?
Il punto è proprio questo: ogni cosa può servire ad ispirarmi, anche se non la vedo! Ad esempio, una situazione a me estranea, la neve che cade, l'inverno che amo particolarmente, un paesaggio di montagna, il Natale, un film, un suono, una musica soave. Una foto presa da una rivista, un ristorante pieno di gente, una festa, un pub, un concerto, un bambino, una piazza, un cucciolo, un profumo e così via. Nel dettaglio, mi sono ispirata e mi ispiro a William Shakespeare nel suo bellissimo e struggente "Romeo e Giulietta", mi ispiro alla bravissima scrittrice di romanzi Paranormal Romance Kresley Cole, seppure il suo genere almeno per il momento si discosti dal mio e nonostante i suoi riferimenti al sesso un po' troppo spinti. Mi ispiro a quelle frasi o poesie di autori vari, che riescono a far vibrare le corde della mia anima, ma anche a certe frasi sentimentali tratte da "Twilight" di Stephenie Meyer, altra scrittrice che si discosta per genere da "Grido d'amore", ma che per alcuni pezzi riguardanti il sentimento tra l'umana Bella e il vampiro Edward mi aiuta ad immedesimarmi e a sognare. Ma potrei aggiungerne molti altri. Per la musica mi ispiro ad un miscuglio di artisti vari. Ognuno, nel suo genere, è capace di darmi qualcosa, di dirmi qualcosa. Amo le musiche di Rondò Veneziano, quelle strumentali di Dream'Ed o di Zero-Project, ma anche quelle di Lady Gaga, Rihanna, Katy Perry, Cascada, September, David Guetta. Per poi passare ai Within Temptation, ai The Rasmus, ai Tokio Hotel e a band che scopro in giro per il mondo, alcune delle quali non sono nemmeno troppo conosciute nel nostro paese. Ed infine, mi ispirano i disegni di Victoria Francés. Tengo poi a precisare che, quando qualcosa o qualcuno mi ispira, non è detto che utilizzi subito la sensazione che provo nell'immediato presente. Posso anche trascrivere intere pagine di un quaderno con i vari spunti che utilizzerò al momento opportuno. Soprattutto i particolari gotici o fantastici, che usertò in un futuro prossimo per i miei romanzi Paranormal Romance.

Se tu scrittrice dovessi mandare un messaggio ai lettori e agli editori, cosa diresti?
Ai possibili lettori direi: "Se volete colmare quel lato sentimentale della vostra anima che cerca la massima espressione in una storia d'amore, inteso come un sentimento esaltante, potente e assoluto, e se volete lasciarvi travolgere da una storia appassionata ma anche nostalgica verso un paese straniero, battagliera nei confronti del destino, ostinata e speranzosa di raggiungere il successo musicale, allora siete nel posto giusto. Perché “Grido d'amore” è tutto questo, ma è anche il conforto dell'amicizia che a volte può riservare amare sorprese, è la necessità di dover lavorare e studiare, è lo sfogo che solo la danza può fornire al pari dello scrivere canzoni, è amare e soffrire al limite delle proprie possibilità."
Ad un editore, invece, direi: "Vi chiedo di pubblicare la mia storia che ho scritto con costanza, dedizione e determinazione. Sono prima di tutto una grande lettrice e un'appassionata di scrittura, nonché una scrittrice emergente. Tuttavia sono consapevole che ci sia ancora tanta strada da fare per riconoscermi a pieno titolo come una professionista, seppure già il solo fatto di poter scrivere lo consideri un'opportunità grandiosa ed un'esperienza indescrivibile. Spero solo di non perdere mai la mia vena creativa e “incoraggiare” sempre più persone a leggere ciò che scrivo. La passione per la scrittura e l'emozione di scrivere sono le stesse di sempre. Sono preparata al fatto che il mio libro non potrà piacere a tutti. Ma fa parte del gioco anche questo. A mio favore posso dire di avere uno stile originale, scorrevole ed espressivo, perché è creativo, personale, non è frutto di imitazione, procede agevolmente ed esprime efficacemente i concetti, trovando forza nel rappresentarli verbalmente. Cerco, per quanto possibile, di non andare fuori tema, di non fare errori di ortografia e di seguire un modello ben preciso che si adatti al genere che sto scrivendo. Anche se lascio che le parole affluiscano dalla mia immaginazione e possano esprimersi liberamente secondo un'idea di base e secondo cosa mi suggeriscono il cuore e l'istinto. Il ricorso alla penna è una cosa istintiva. Sento la mia opera completamente mia, come se avessi avuto un parto, letteralmente parlando, perciò quasi come se fosse una figlia. Quindi sarei ipocrita e falsa se dicessi che la lascerei andare via, ma non sono nemmeno così “chiusa” mentalmente da lasciarmi scoraggiare da un critica. Sono sensibile il giusto. Detto tutto questo, ditemi liberamente le vostre osservazioni per usarle al meglio. Ma vi prego, datemi un'opportunità, ce la metterò tutta per migliorarmi e superarmi. Non ve ne pentirete!"

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai già lavorando ad un altro romanzo?
Sinceramente, spero di pubblicare nuovamente "Grido d'amore" con un'altra casa editrice. Casa editrice che dovrebbe permettermi anche la pubblicazione del seguito del mio romanzo. In questo caso, sono in fase creativa e ho iniziato ad abbozzarne alcune pagine. Inoltre, vorrei concludere questo ciclo di romanzi per poi puntare unicamente sul Paranormal romance. Anche in questo caso le idee le ho già messe giù, mi basta scrivere. Ma devo fare una cosa per volta. Sarebbe inutile mescolare le cose o buttarmi sul Fantasy quando nella mia testa (e nel mio cuore) c'è ancora "Grido d'amore".

Ciclo di romanzi? Di quanti volumi dovrebbe comporsi la serie "Grido d'Amore"?
Paranormal romance? Vorresti quindi scrivere anche tu di creature della notte?
Sì, il primo libro di "Grido d'amore" non è certo autoconclusivo, ci si aspetta per forza un seguito. Io mi fermerei a due libri, ma sarei disposta a fare una trilogia di romanzi, nel caso la casa editrice in questione optasse per una scelta di questo tipo. Con Paranormal romance intendo invece un sottogenere del Fantasy, legato sia al romanzo rosa che al Fantasy romantico. Gli Urban fantasy per me sono troppo legati agli ambienti urbani e troppo crudi, con descrizioni forti e poco romanticismo. Quindi mi sento di diversificare le due cose. Comunque sì, le "creature della notte" mi attirano, a patto che ci sia l'elemento romantico e perché no... anche un po' di sesso. Ma non troppo, non mi sentirei a mio agio ad addentrarmi in una tematica di questo genere.

Preferisci dunque il romanticismo classico alla passione più ardita?
Evelyn, grazie di essere stata con noi. Salutaci con una delle tue citazioni preferite.

Se devo essere proprio sincera, preferirei un misto di tutti e due. Ribadisco, una passione troppo ardita non è nelle mie corde, soprattutto se si cade nel volgare e non ci si risparmia nessun particolare, puntando magari tutto su questo a discapito della trama. Anche se nemmeno un romanticismo d'altri tempi e troppo "timido" mi sembra una scelta azzeccata, specialmente in una storia moderna. Per intenderci, non amo particolarmente quelle storie dove un vampiro millenario e a digiuno, sessualmente parlando, trova la ragazza o la donna dei suoi sogni e si scambia con lei solo un casto bacio. Per me non è credibile! Un immortale che ha vissuto attraverso i secoli e ne ha viste tante deve pur sentire qualche "bisogno" impellente da soddisfare. Sempre senza eccedere in senso inverso, però.
Detto questo, ti saluto cordialmente anch'io, ringraziandoti per la tua disponibilità e per le tue interessantissime domande. Saluto anche i lettori, abbracciandoli virtualmente con affetto. E concludo con questa semplice citazione che meglio si addice a chi come me crede in ciò che fa e nei propri desideri: "Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni." (Eleanor Roosevelt)

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