RECENSIONI IN PILLOLE

Titolo: Licantropi - I figli della Luna
Autori: Simonetta Santamaria e Luigi Boccia
Editore: Gremese
Collana: Storia e Leggende
Pagine: 192
Prezzo: 19,50 €
Pubblicazione: 2011

I Licantropi sono creature fantastiche della mitologia e del folklore che appartengono alla sfera dell'immaginario. Molteplici sono i racconti e gli aneddoti riservati alle origini dei lupi mannari: secondo la leggenda, il licantropo è un essere umano condannato da una maledizione a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni plenilunio - la forma di cui si racconta più spesso è quella del lupo.
Era inevitabile che la letteratura, il cinema e la televisione prendessero spunto da leggende e credenze popolari rendendo il licantropo uno dei mostri più classici dell'immaginario collettivo moderno. In questo contesto si colloca Licantropi - I figli della luna, edito da Gremese, di Simonetta Santamaria (veterana del genere horror in Italia con diverse pubblicazioni all’attivo) e Luigi Boccia. L'opera è una guida esaustiva ed illustrata di quasi 200 pagine sul mito del lupo mannaro: dalla musica al cinema, dal folklore alla letteratura.
Il duo Santamaria/Boccia si propone si sfatare le false credenze create dai film e di riportare la figura del licantropo al suo originario folklore. Un saggio ben fatto, brioso, curato e arricchito da immagini suggestive, che non può mancare nella libreria del perfetto cultore delle creature sovrannaturali.

Titolo: Cassonetti
Autore: Gianluca Antoni
Editore: Italic
Pagine: 240
Prezzo: 16,00 €
Pubblicazione: 2010

Cassonetti, romanzo d’esordio dello psicoterapeuta Gianluca Antoni, racconta la storia di quattro scapestrati studenti universitari, alle prese con i piccoli e grandi drammi tipici della loro età: imprese goliardiche, crucci esistenziali e amori tormentati. Sullo sfondo di una Padova che sembra sospesa nel tempo, Peter, assiduo lettore di annunci matrimoniali, Davide, disincantato osservatore della realtà, Matteo, ostinato maniaco della pulizia, e Diego, inetto slacciatore di reggiseni, si divertono a piazzare i cassonetti dei rifiuti al centro della strada e a suonare i campanelli delle abitazioni per poi fuggire. Nel contesto svagato e ironico che permea il romanzo non mancano, però, le sferzate alla società odierna, con i suoi riti, i suoi vizi e le sue falsità. L’opera infatti offre uno sguardo disincantato di una generazione senza punti di riferimento, alla ricerca di valori assoluti e integerrimi. Il titolo del romanzo, Cassonetti, è una metafora del disagio esistenziale che tormenta i protagonisti, i quali si rifiutano di essere una delle tante gocce che sparisce senza lasciare il segno.
Interessante la costruzione temporale: il romanzo, diviso in cinque parti, racconta la storia dei protagonisti descrivendo tre giornate della loro vita esattamente a distanza di un anno, le une dalle altre. Antoni gioca col tempo facendo di una trama apparentemente lineare un circolo di eventi, una giostra di situazioni che si ripetono in un particolare déjà vu, e che conduce i protagonisti ad incontrare se stessi senza riconoscersi mentre compiono le medesime azioni. Il linguaggio utilizzato dall'autore è diretto e informale, e si adatta al contesto giovanile e quotidiano descritto dalla storia, conferendo pragmatismo all'azione.
Una lettura gradevole e rilassante che invita alla riflessione.

Titolo: Cenerontola, principessa all'arrembaggio
Autore: Davide Nonino
Editore: Il Ciliegio
Illustrazioni: Simona Meisser
Pagine: 125
Prezzo: 13,00 €
Pubblicazione: 2011

Cenerontola, Principessa all’arrembaggio è il nuovo libro/fiaba di Davide Nonino , edito da Il Ciliegio, che racconta le rocambolesche vicissitudini di una principessa né alta, né bionda, né bella, né magra, che abita in affitto in un castello situato alla periferia di un villaggio, e che odia le scarpe di vetro perché "fanno sudare i piedi” - meglio un paio di ballerine amaranto, pratiche e funzionali alla sua stazza da giocatrice di rugby. Come tutte le principesse anche Cenerontola ha un pretendente: il principe Buzzurro, famoso per la sua pancetta e per non aver regalato mai neppure un fiore rinsecchito alle giovani del regno.
Cenerontola, principessa squattrinata, impegna le sue giornate lavando il castello e lavorando a maglia – il suo più grande orgoglio sono le calze a righine azzurre e verdi. Mica come la Principessa Prunella - quella screanzata di una zoncola che non è altro - odiosa taglia 42 dai capelli d’oro, che ha incastrato il Principe Azzurro per poi lasciarlo dopo un paio di mesi ed è apparsa per nove settimane di fila sulla copertina de “La fata pettegola” battendo le otto apparizioni consecutive della Sirenetta e delle sue nuove gambe umane. Sarà il concorso indetto dal Re a pareggiare i conti, eleggendo per abilità, avvenenza e intelligenza la vera principessa.
Nonino con un linguaggio diretto e senza frontoli, e aiutato dalle divertenti illustrazioni di Simona Meisser, da vita ad una storia deliziosa adatta alle principesse e ai principi di tutte le età. Le principesse, in fondo, non devono essere necessariamente come le immaginiamo da sempre o moderne eroine combattive da cartone in tre dimensioni. Dietro una principessa c'è prima di tutto una donna che, come Cenerontola, può vivere in un castello in affitto, sognare un'occasione per cambiare le cose e magari riuscire nella più strabiliante delle imprese.

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