"Cercasi la mia ragazza disperatamente" di Luca Rota

Titolo: Cercasi la mia ragazza disperatamente
Autore: Luca Rota
Editore: Sensoinverso
Collana: Acqua Fragile
Pagine: 132
Prezzo: € 13,00 
Pubblicazione: novembre 2011

Cercasi la mia ragazza disperatamente è il seguito di "La mia ragazza quasi perfetta" (publicato nel 2010 sempre da "SENSOINVERSO Edizioni"), da cui tuttavia è del tutto indipendente.

Dal punto di vista tecnico, la prima cosa che salta all'occhio è un abbondante e spesso arbitrario uso dei puntini di sospensione "...", che andrebbero posti prima dei segni d'interpunzione esclamativo "!" e interrogativo "?" anzichè al contrario, come appare nel testo.
Ma a parte questo difetto, che ai più probabilmente risulterà trascurabile, non c'è nulla da segnalare: lo stile vivace e accattivante è supportato da un vocabolario ricco e vario.

Passiamo a esaminarne il contenuto…
E' lo stesso protagonista a narrare la storia, rivolgendosi al lettore con familiarità, come se stesse parlando a un amico, e rivelandogli i particolari della sua tanto tormentata quanto bizzarra vicenda.
La sua avventura è stravagante, comica, caratterizzata da situazioni e incontri inverosimili con soggetti improbabili dai nomi ancora più assurdi, nomi che, nella maggior parte dei casi, sottolineano caratteristiche fisiche, caratteriali o comportamentali dei personaggi cui appartengono.
Tanto per fare degli esempi, abbiamo:
Troska, una donna che mangia come parla;
Robezio, il migliore amico di Tizio, affetto da uno strabismo eccezionale;
Divaria, fidanzata di Robezio, anch’essa strabica come poche;
Annaia M., che guarda caso fa la macellaia;
Godmando, l’uomo giusto capitato al momento giusto;
Il Mago Pat H, che si commenta da solo …
… E via di questo passo.

Gli unici ad avere nomi e comportamenti “normali” sono Sandro, il cane di Tizio, e Mario, un indigeno di un’isola tropicale.

La scheda del libro sul sito della casa editrice recita così:
[…] è un libro per chi voglia leggere qualcosa di veramente fuori dal comune, un libro come ben pochi se ne possono trovare in circolazione! Ed è un libro per chi sente l’esigenza di ridere in maniera intelligente […]

E senza dubbio è così! Gli elementi costanti di questa folle storia sono il caso e il caos.
Il protagonista si lascia andare in lunghissimi “discorsi matriosca”, aprendo qua e là interminabili parentesi e divagando un po’ troppo, tanto che il lettore, spesso e volentieri, finisce col perdere il filo dei ragionamenti che sono già di per sé poco logici e contorti: per questo motivo, consiglierei a chi si appresta a leggere il romanzo di “consumarlo” in un’unica soluzione, tutto d’un fiato.
Nascosti tra i vaneggiamenti, comunque, troviamo interessanti spunti di riflessione sulle piccole ma importanti cose della vita, come potete osservare leggendo questo passaggio, per esempio:

… Mmm, forse la nostra abituale definizione di “progresso”, o di “civiltà avanzata” è un po’ troppo di parte, non credi? … Siamo bambinoni che vogliono vincere a un gioco e per questo ci facciamo le regole a nostro favore e le imponiamo anche agli altri giocatori, così vinciamo facile e ci diciamo “bravi” da soli perché forse già sappiamo che gli altri non ce lo direbbero così rapidamente…
Già, ma quel gioco a cui giochiamo, poi, è veramente il più divertente e intelligente che ci sia?...


Su una cosa il nostro protagonista ha ragione: “Non è una storia adatta a un tizio tra tanti …”.
Se non siete amanti dell’umorismo o non sapete giostrarvi tra virtuosismi filosofici, continui vaneggiamenti, allusioni, citazioni e giochi di parole, tutto quello che vi rimarrà in testa sarà una gran confusione o, nel peggiore dei casi, una bella emicrania!

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