Intervista: Meg Donohue

Un soffio di vaniglia tra le dita, Meg Donohue
Garzanti, 2012
Meg Donohue, nata e cresciuta a Philadelphia, vive a San Francisco con il marito e due figlie piccole.
Un soffio di vaniglia tra le dita è il suo romanzo d'esordio.

Benvenuta a Spaginando Meg! Complimenti per il tuo romanzo d’esordio, How to Eat a Cupcake!
Grazie mille! Sono molto contenta di essere qui.

Quando hai iniziato a scrivere? Perché ti piace?
Scrivo da quando ne ho memoria – è quello che ho sempre voluto fare. Mi piace creare storie, trascorrere ore persa in un mondo inventato, far intraprendere ai personaggi nuovi avventure.

Perché scrivi romanzi dedicati al mondo femminile?
Scrivo su ciò che ritengo importante – famiglia, amicizia, carriera, ambizioni, ricordi, tempo.

Qual è il consiglio migliore che daresti ad aspiranti autori di romanzi rosa?
Leggere come se fosse il proprio lavoro, o almeno il proprio dovere. Se si ama leggere un libro, prendere appunti riguardo ogni capitolo e studiare il modo in cui l’autore ha creato l’arco della trama e come abbia dato vita ai personaggi. Non leggere soltanto ma studiare!

Raccontaci la storia dietro la storia. Com’è nato How to Eat a Cupcake?
Andavo a moltissime feste in cui vi erano sia bambini che adulti che offrivano cupcake ed io ero incinta della mia seconda figlia, quindi avevo il desiderio di mangiare molti dolci. Avevamo anche una tata part-time che qualche volta portava con sé sua figlia quando si prendeva cura della mia e amavo guardare le due bambine giocare. Mi fecero pensare al rapporto tra la figlia del datore di lavoro e la figlia dell’impiegato – come queste etichette o ruoli non significassero nulla per le bambine ma avrebbero cominciato a significare qualcosa una volta cresciute. Le cupcake mi trasmettono molta nostalgia ed io ho cominciato a pensare come due donne che avevano litigato potessero riunirsi grazie al loro reciproco amore per qualcosa che richiama alla mente la loro infanzia – un periodo meno complicato.

Qual è stata la parte più difficile dello scrivere il tuo romanzo d’esordio?
Penso che il passaggio dal mio ruolo di madre e custode a quello di autore era, e continua ad essere, una sfida. Non ho molte ore a disposizione per scrivere ed è frustrante per me che io non possa immergermi pienamente e tirar fuori pagine, la mia mente ha bisogno di un po’ più di tempo – e molta caffeina! – per passare dall’occuparmi delle mie figlie al pensare al romanzo e preoccuparmi per i personaggi.

Quale messaggio vuoi che i lettori traggano dal tuo libro?
Mi piacerebbe che i lettori fossero travolti dal viaggio cha affrontano Annie e Julia, che facessero il tifo per loro mentre lottano per crescere, perdonare, riunire e abbracciare le diverse forme che la famiglia e l’amicizia possiedono.

L’amore per le cupcake riunisce Annie e Julia. Cosa pensi dell’idea che il cibo possi riavvicinare le persone? È un fenomeno tipicamente femminile o anche un’esperienza maschile?
Mi è sempre interessato il modo in cui il cibo riavvicini le persone, e penso che sia un fenomeno che riguarda sia donne che uomini. Ognuno sperimenta questo a modo suo, ma è comunque universale!

Dove immagini Annie e Julia adesso? Julia e Wes hanno figli? Annie e Ogden stanno ancora insieme? Julia è riuscita a convincere Annie ad aprire un altro Treat?
Penso che i dettagli del loro futuro adesso spettino a ogni singolo lettore – ho lasciato i personaggi nelle loro abili mani! – credo davvero che Annie e Julia siano cresciute un po’, che abbiano una nuova forza che servirà loro per ritagliarsi un futuro felice e che saranno amiche per sempre.

Parlaci del tuo cammino verso la pubblicazione di How to Eat a Cupcake.
Scrissi una proposta per il libro, un lungo schema capitolo per capitolo e i primi due capitoli. Basandosi su quel materiale, il mio meraviglioso editore, Jeanette Perez, mi ha offerto l’opportunità di scrivere un libro. Ero molto emozionata!

Parliamo dei social media: sei su Twitter e Facebook. Secondo il tuo parere, questi canali di comunicazione sono importanti per la carriera di un autore?
Non so se è importante, ma certamente aiuta! Mi piace il fatto che i social media mi permettano di comunicare in modo diretto con i lettori o altri scrittori. Io uso Twitter e Facebook in maniera un po’ differente; Twitter è dove butto giù poche righe veloci sulla mia vita giorno per giorno, mentre uso Facebook principalmente per annunci più importanti relativi ai libri.

Quali libri tieni adesso sul comodino? Cosa stai leggendo per ora?
Ho appena finito, e amato, Carry the One di Carol Anshaw. Sono affascinata dalla sua bellissima prosa. Il prossimo libro sulla mia lista sarà Gone Girl di Gillian Flynn.

Da quali autori trai ispirazione?
J. Courtney Sullivan, Amanda Eyre Ward, Peter Carey, Kate Atkinson, Siri Hustvedt, Paul Auster, e Donna Tartt sono alcuni dei miei autori preferiti. In realtà, penso, ogni libro che leggo m’inspira in qualche modo – è una delle cose più belle della lettura, cioè come ogni singolo libro suscita qualcosa di nuovo ognuno di noi.

Su che cosa stai lavorando adesso?
Ho quasi finito la prima bozza del mio prossimo romanzo, All the Summer Girls, che verrà pubblicato negli Stati Uniti nell’estate 2013. Racconta di tre amici d’infanzia sui trent’anni le cui vite si districano (svolgono) in tre città diverse. Decidono di scappare nella spiaggia cittadina dove loro trascorrevano le estati durante la loro gioventù e finiscono per confrontarsi con i segreti di una fatidica notte d’estate di otto anni prima.

Come mangi un cupcake? Il tuo approccio riflette la tua personalità?
Ultimamente sto togliendo la metà inferiore del Cupcake e mettendo sulla parte superiore della glassa in modo che la Cupcake formi un gustoso 'panino' ripieno di glassa. Mi piacerebbe pensare che questo mi descriva come eccentrica e avventurosa- ma forse dimostra solo che impiego troppo tempo per mangiare una cupcake!

Grazie, Meg! È stato un piacere intervistarti e non vediamo l’ora di leggere altri tuoi romanzi in futuro!
Grazie mille per avermi ospitato! Spero che i lettori interessati ad interagire con me mi vengano a trovare  su Facebook (www.facebook.com/authormegdonohue)  e Twitter (@megdonohue).

Traduzione di Valeria Corrieri

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