Intervista: Miriam Peluso


Ciao Miriam, benvenuta. 
Presentati ai lettori: chi è Miriam Peluso?

Salve a tutti, è un piacere per me essere ospite del blog. Beh descrivermi non è per niente facile, ma ci provo. Sono una donna di 26 anni, un'acuta osservatrice, a cui piacciono le cose semplice. Adoro leggere, scrivere dopo la lettura è il mio secondo hobby. Sono una donna dinamica, sempre attiva, guardo al mondo con occhi pieni di speranza, credo in un domani migliore, nell'amore e nei principi. Adoro le culture diverse dalla mia, sono sempre alla ricerca di qualcosa da studiare per cercare di diventare una persona migliore, rispetto molto il prossimo e cerco di fare del mio meglio per far si che il mio messaggio, che si basa sulla concezione che "vivere d'amore", sia in assoluto ciò che può aiutarci nella società di oggi, possa arrivare al cuore delle persone. Adoro i bambini con i quali lavoro e che mi riempiono le giornate di gioia. Amo mio marito e la mia famiglia e sono una musica-dipendente, fan sfegatata da anni ed anni dei Backstreet Boys, gruppo musicale che fa da conice ai momenti in cui mi dedico alla scrittura. Adoro i gatti, sono degli esseri dolci e coccolosi.

Parlaci del tuo romanzo d’esordio, Rivincita d’amore.
"Rivincita d'amore" edito con il team dell'Arduino Sacco Editore nel settembre 2011 è il mio primo romanzo. Lo definisco un romando d'amore, ma non troppo. Il libro è di sicuro la mia rivincita di vita, è stato un sogno realizzato, una speranza avverata. Parla della vita di una comune donna dei nostri tempi e dei personaggi che l'accompagnano nel viaggio alla scoperta dei sentimenti e dell'amore, è un romanzo attuale, con riferimenti tangibili alla società moderna. Tutti nella vita abbiamo almeno una volta sognato l'amore, quello che ci fa mancare il respiro, beh con “Rivincita d'amore”, si parla proprio di questo: di vita, amore, affetti, sensazioni e... di magia, quella magia che solo chi è innamorato può provare.

Quando uno scrittore parla del proprio romanzo, racconta di come sia scaturito da un sogno, o da un’immagine ricorrente… Come nasce Rivincita d’amore?
"Rivincita d'amore" nasce da sè... è il continuo di un progetto che avevo ben chiaro in mente, ma che non avevo mai messo nero su bianco. Nasce all'improvviso per il mio desidero di esprimere chi sono, cosa penso dell'amore e cosa credo questo possa significare per le persone, nasce dall'idea che in una società attuale di "terrore e paura" ci possano essere ancora sentimenti semplici e puri che ci insegnano a cambiare e vivere.

Perché hai scelto di ambientare la storia a Manhattan? Quest’ultima ha, per te, un significato particolare?
Come dico di solito quando mi pongono questa domanda, io mi considero un'americana mancata, sono innamorata dell'America e di New York in partcolare, Manhattan l'ho scelta per la sua magia, era il posto giusto per le vicende dei miei  personaggi, racchiudeva il giusto mix di mistero e bellezza che una storia come quella del mio libro doveva narrare.

Raccontaci dei quattro protagonisti: Hayley, Debbie, Brad e Nathan.
Hayley è come ho già detto una donna comune, segretaria di un'azienda di marketing, è una ragazza insicura, che ha perso per certi versi la sua fiducia nell'amore e negli uomini, ma le vicende che sarà chiamata a vivere le entreranno nel profondo e la cambieranno radicalmente. Debbie è anche lei una donna in carriera, giovane, divorziata e disillusa, ma è una persona forte e battagliera che sa quello che vuole dalla vita anche se non sempre usa dei mezzi efficaci per ottenerlo. Brad è il vice capo della "Collins Co.", io lo definisco un "eroe romantico", ne esistono davvero pochi come lui, è limpido, dice quello che pensa e lotta per quello che vuole, è un uomo da sposare. Ed in ultimo c'è Nathan il "misterioso" uomo d'affari, capo della "Collins Co.", non lascia trapelare nulla, è spesso chiuso nel suo mondo, ma non sempre quello che ci sembra giusto è effettivamente quello che vogliamo e Nathan dovrà scoprire proprio questo.

Miriam, perché scrivi? Per quale motivo hai deciso di mettere su carta quanto ti passava per la mente? Cosa ti spinge a scrivere?
La scrittura è una liberazione, mi rende completa, scrivendo esprimo quello che penso, che credo sia giusto, mi sento forte. Non c'è cosa più bella che rendere la scrittura parte integrante della propria vita, ti senti onnipotente, senti di poter davvero dominare il mondo e non importa se sarai letto o meno, conta quello che sei riuscito a fare, conta dove sei riuscito ad arrivare, conta l'essere riusciti ad aprire il cuore.

Quali sono gli autori che ti hanno formata o che ami particolarmente e, quando non scrivi, che genere di romanzi ti piace leggere?
Adoro Isabel Allende, i classici italiani, inglesi e spagnoli, essendo laureata in Lingue sono sempre stata portata a leggere molto, anche se questa passione ce l'ho da sempre e mi è stata tramandata da mia madre. La vedevo con pile di libri iniziati sul comodino ed ogni sera con la sua bustina di liquirizie e uno dei suoi libri, sedeva nel letto e leggeva anche per l'intera notte, è così che mi sono avvicinata alla lettura. A volte mi domandavo come potesse leggere così tanti libri insieme e non perdere il filo, in un certo senso anche confondere le storie, ma oggi mi ritrovo a fare lo stesso, ad avere pile di libri sul comodino, a non avere spazio in libreria. Ultimamente mi sono anche avvicinata alla letteratura araba moderna, adoro Nagib Mahfuz e Ala al-Aswani di cui ho appena terminato "La rivoluzione egiziana" che consiglio a tutti e poi non posso non citare Sophie Kinsella, è di una ironia unica e quando leggo i suoi libri mi ritrovo a ridere da sola, mi piace molto il suo stile brioso e simpatico.

Cosa significa, oggi, essere una giovane scrittrice? Quante difficoltà occorre superare per affermarsi nel panorama letterario italiano?
Ce ne sono di difficoltà, il panorama editoriale non ti dà vie di uscita, o pubblichi a pagamento o non pubblichi, sono ben pochi coloro che ti lasciano spazio, che ti fanno esprimere, come è successo a me. Ho ricevuto porte in faccia, editori che non mi hanno degnato di una mail per farmi sapere se il mio libro piacesse o meno, anche avendomi chiaramente detto che in caso positivo o negativo si sarebbero fatti vivi, c'è troppa strafottenza, troppa ricerca di nomi "famosi", "sentiti", "detti e ridetti", fino allo sfinimento. Serve invece che ci sia qualcuno che conti anche sui più piccoli, perchè non posso credere che chi non è famoso non meriti eguale considerazione di chi lo è da tempo. Il tutto sta anche nel ricercarsi occasioni, crearsi opportunità, è un lavoro duro quello di farsi "ascoltare" e credo che gli autori emergenti dovrebbero fare soprattutto questo!

Progetti futuri?
Il sequel di “Rivincita d'amore” che è in stesura e conto anche di mettere nero su bianco qualche altra storia che mi frulla per la testa, ma che per mancanza di tempo non sono riusciata ancora a scrivere e poi ho una promessa da mantere: dedicare un libro a mio padre sulla sua storia d'amore con mia mamma.

Dove è possibile seguirti? 
su twitter: @RivincitaDAmore
e per ogni info basta mandarmi una mail a: rivincitadamore@hotmail.it

Prima di lasciarti, Miriam, vorrei porti un’ultima domanda:
un motivo per leggere Rivincita d’amore.
Se volete sognare, lasciarvi andare, vivere d'amor e magia allora "Rivincita d'amore" fa al caso vostro, è una storia attuale, per tutti e soprattutto vive di sogni che nella vita contano moltissimo. Se avete bisogno di aprire il cuore, beh “Rivincita d'amore” è di sicuro il vostro libro.

Grazie per la disponibilità al blog “Spaginando” un buon anno a tutti, che sia ricco di speranze e gioia e mi raccomando... sognate... sempre, senza mai arrendervi, vivendo nella concezione che l'amore possa fare davvero la differenza! :)

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