Le ragazze dei blog letterari di Massimo Cortese


A seguito dell’ingresso delle donne nel Corpo Forestale dello Stato, domandai ad un generale in pensione di quella Struttura Militare, quale fosse la sua opinione in merito. A dire il vero, ero certo che il generale mi avrebbe risposto allo stesso modo di mio padre, classe 1913, che, da vecchio poliziotto, non aveva gradito l’ingresso delle donne nel Corpo di Pubblica Sicurezza. Invece l’anziano generale mi disse, quasi gridando, con quell’arguzia napoletana che non tradiva certo le sue origini: “No, dottore, sono d’accordo. Vede, le donne vedono molto più in lungo degli uomini!

Questo è l’antefatto. Arriviamo allora al fatto di cui intendo occuparmi.

Negli ultimi anni ho pubblicato tre libri, e sono contento di essere riuscito nell’impresa di scrivere una sorta di Trilogia della Speranza prima della fine di questo 2011. Nei miei propositi, avevo la ferma intenzione di far conoscere i tre libri in blocco a delle persone disposte a leggerli e ad offrirne un’autorevole recensione, in modo da favorirne la diffusione. In uno Stato normale una tale richiesta non avrebbe incontrato particolari problemi, ma il nostro è un Paese bizzarro, dove spesso Il futuro di un’impresa è legato al caso – o ad al suo anagramma diretto, che è appunto il caos - e comunque ho sempre cercato di non lagnarmi troppo, alla continua ricerca di strategie per raggiungere il mio scopo. Se qualcuno non comprendesse bene il senso di quello che vado dicendo, gli consiglio di andarsi a leggere il racconto “Cimabue e Giotto”, pubblicato a pagina 33 del libro “Non dobbiamo perderci d’animo”, mentre quella vicenda ha dato vita alla “Sindrome di Cimabue”, spiegata a pagina 26 di “Un’opera dalle molte pretese”.

L’autore dei due libri sono io, e già sento le proteste legittime di coloro che criticano questo mio modo di fare, dal momento che uno scrittore per  bene, peraltro quasi sconosciuto, non dovrebbe citarsi, a meno che voglia essere considerato uno fuori di testa. Ma io non sono uno scrittore per bene, e d’altra parte mi sono messo a scrivere perché volevo che qualcuno parlasse di certe cose e, non avendolo trovato, ho pensato di farlo io in prima persona: in fondo, scomodare sé stesso mi è sembrata una trovata originale. Riguardo alle persone individuate per promuovere il testo, la scelta non è stata difficile: all’inizio ho pensato ai politici, ma ben presto mi sono reso conto che non c’è migliore spreco di tempo e di risorse se uno regala un suo testo a questa categoria di persone: infatti, di fronte all’offerta di un libro, il politico non dirà mai, come invece dovrebbe dire, “ Per carità, non me ne importa niente”. Se facesse un’affermazione del genere rischierebbe di perdere qualche voto, e questo non se lo può permettere. Egli dirà invece “ ”, ma non impiegherà mai il suo tempo a leggerlo: nel caso migliore lo regalerà, o magari leggerà qualche riga, tanto per darti l’impressione che lo ha letto. Quanto alle persone di cultura ed ai giornalisti, costoro sono troppo occupati nel loro lavoro per leggere libri di autori sconosciuti. Anche il regalare il proprio libro ai librai non si è rivelata un’idea geniale e, tenendo conto che le radio e le televisioni, unitamente ai giornali, al mondo della scuola, ai parenti, amici e conoscenti, non hanno considerato la mia richiesta di leggere e diffondere i libri, la soluzione finale si è presto imposta:  i Blog Letterari

Ebbene, le persone che gestiscono questi spazi gratuiti ed ospitali, dove la Cultura con la C maiuscola è veramente tale, sono, nella grande maggioranza dei casi, giovani donne, animate dalla grande passione per i libri: esse fanno parte di un’Italia minore, spesso misconosciuta e sottovalutata. La cura che queste persone hanno per i loro Spazi è veramente qualcosa di prodigioso: poi, c’è  un particolare che mi ha subito reso eccellenti questi luoghi. 

In questi Blog i libri preferiti dalle giovani titolari sono del genere Fantasy, vampiri  e compagnia bella, molto distanti dai miei gusti: eppure, è proprio questa lontananza dalla mia scrittura a rendermele più simpatiche. Spesso ho trovato nelle loro recensioni una sensibilità ed un’acutezza di giudizio, che non pensavo potessero appartenere a delle giovani donne: inoltre i loro giudizi sono schietti, senza peli sulla lingua, talvolta anche severi, come quando mi è stato detto che il mio primo libro “Candidato al Consiglio d’Istituto” non avrebbe valore letterario, e quindi non può essere classificato, pur risultando piacevole e interessante.  

La scoperta dei Blog Letterari ai quali mi sono rivolto mi è di grande sollievo, perché in essi si respira l’amore per la lettura che da più parti viene messo in pericolo, almeno nel nostro Paese. Sappiamo tutti che in Italia si legge troppo poco, ed allora ci sarebbe bisogno di adottare dei piccoli accorgimenti in tal senso: invece, paradossalmente, accade proprio il contrario. Esistono delle manifestazioni a carattere nazionale, dove appunto viene favorita la lettura? Se queste manifestazioni dovessero incontrare il successo, prima o poi verranno soppresse, come è accaduto con  Ottobre piovono libri, come ho scritto su un Forum di un grande quotidiano online nazionale, senza ottenere alcuna risposta da parte di nessuno. Potrei continuare con il mio libro delle lamentazioni, ma non è il caso di polemizzare: desidero però porre all’attenzione di tutti, addetti ai lavori e non, che, a forza di operare male o di non intervenire affatto, si finirà con il compromettere le nostre creatività, i nostri talenti, la nostra Cultura, favorendo altresì il formarsi di un’inarrestabile e cupa rassegnazione che si sta facendo strada. 

Ma torniamo alle nostre ragazze, che con tanto entusiasmo dimostrano come sia possibile, anche nel nostro bizzarro Paese,  che un’idea povera possa farsi strada senza avere chissà quali risorse al proprio servizio. I Blog letterari sono sparsi in tutte le località della nostra cara Italia, a cominciare dal Comune di Vicchio, in provincia di Firenze, dove ci sarebbe stato lo storico incontro fra Cimabue e Giotto, a dimostrazione che il nostro è un Paese dai mille campanili ma unito da un’unica lingua. Queste ragazze sono le ambasciatrici della Cultura Italiana nel mondo, e nel sostenere questo non intendo fare degli sproloqui o roba del genere, in quanto ritengo che il loro impegno produca dei risultati concreti, primo fra tutti il fatto di non abbandonare gli scrittori poco conosciuti, lasciati soli a lottare contro i mulini a vento dell’indifferenza e dalla mancanza di attenzione. 

Care ragazze, anche i nomi che avete dato ai vostri Blog hanno qualcosa di pittoresco, che ben si addice alla sensibilità femminile: ne citerò solo alcuni, tanto per dare l’idea. “Ombre Angeliche”, “Romance e non solo”, “Il diario della Fenice”, “Il libro eterno”, mi fanno pensare a tante saghe romantiche, ormai integrate con i racconti fantastici di oggi, con quelle fughe dalla realtà che offrono la possibilità di sognare.  Si passa poi a titoli più impegnativi,  come “Spaginando”, “Pane e Paradossi”, “Il magico mondo dei libri”, “Tutto sui libri”, “Studio 83”, dove il numero non è dato dall’insieme degli anni dei suoi componenti, come accadeva per il noto Complesso Musicale degli Anni Sessanta, ma semplicemente da quel 1983 che ha dato la nascita alle fondatrici del Blog. C’è anche la voglia di prendersi un poco in giro, con “La stamberga dei lettori”, che mi riporta alla figura del Piccolo scrivano fiorentino, che aiutava di nascosto il papà a sbarcare il lunario. Non mancano poi i nomi dichiaratamente esterofili, come “The books box”, “Dusty pages in wonderland”, “The sky Boulevard”, “I love books”, fino ad arrivare a quel “Bookland viaggiando tra i libri” che mette d’accordo Shakespeare e Dante. 

Naturalmente, nei vostri Blog non vi sono le sole recensioni, ma vi è tutta una serie di iniziative, luoghi di dialogo, talvolta di scontro, dove ci si diverte, si scambia la propria opinione, ci si confronta, può capitare che ci si risponda per le rime, ma con quel garbo e il rispetto dell’altro che nella società attuale stanno diventando merce sempre più rara. Inoltre i Blog Letterari sono collegati tra loro, non si fanno concorrenza, anzi si ha l’impressione che le giovani donne collaborino: mi è capitato che un’ intervista che ho rilasciato è rimbalzata subito dall’altra parte della penisola, al punto da ricevere i complimenti dai centri più lontani. Sembra di vivere in un altro mondo, in un posto dove si legge molto, come accade negli altri Paesi dove, quando vai in vacanza, in valigia metti sempre qualche libro. 

Care ragazze, voi non passerete inosservate nella mia vita: non credo di conseguire chissà quale risultato, ma se un solo rigo di quel che ho scritto dovesse servire a far crescere il nostro Paese, a fargli ritrovare colore e voglia di fare, sono consapevole che un tale risultato sarà soprattutto merito vostro, e pensare che non vi ho mai considerato per molto tempo. Ma certi comportamenti capitano anche nelle migliori famiglie, ed allora vi chiedo scusa per tutte quelle volte in cui ho dubitato della vostra professionalità. Se non ci foste voi, ragazze dei Blog Letterari, saremmo tutti più poveri: allora, anche se incontrerete delle difficoltà, continuate nel vostro lavoro, nel vostro impegno, nelle vostre passioni, nel vostro amore per i libri e per la Cultura in genere. Sappiate che l’Italia migliore è con voi.

5 commenti:

  1. Ciao! Ho premiato il tuo blog con il Versatile Blogger Award, ecco il link del post:
    http://ilghirigorodidiagonalley.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger-award.html

    LagunaBlu
    http://ilghirigorodidiagonalley.blogspot.com/

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  2. ciao scusa il disturbo, forse sono arrivata in ritardo, ma se ti va c'è un premio anche qui per te http://whisperlavocedeltempo.blogspot.com/2012/01/versatile-blogger.html :D

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  3. Lo scritto “Le ragazze dei Blog Letterari”, al quale sono molto legato, rappresenta una riflessione alla quale sono giunto, in modo del tutto inaspettato. Anche per me si è trattata di una lieta sorpresa: vedete, noi stiamo vivendo nel nostro Paese un momento particolarmente delicato della nostra storia, anche per quanto riguarda la lettura dei libri. Ebbene, uno si aspetterebbe dalla Politica una risposta adeguata: invece, è entrata in vigore la legge Levi. Paradossale. Per questa ragione, subito dopo aver scritto “Le ragazze dei Blog Letterari”, ho sentito la necessità di approfondire il discorso scrivendo una lettera di protesta all’onorevole summenzionato, che è reperibile sulla rete con il titolo di “L’opinione di uno scrittore-lettera cortese all’onorevole Levi”. Infatti, essendo convinto che l’onorevole in questione non avrebbe risposto al mio scritto, ho chiesto ad alcuni Blog di pubblicarlo.
    Qualora qualcuno volesse avere qualche chiarimento su “Le ragazze dei Blog Letterari”, sono a sua disposizione.
    Grazie per l’attenzione.
    Massimo Cortese

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  4. Immensa gioia nel leggere queste parole! Grazie!

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