Intervista: Lorena Laurenti

Buongiorno e benvenuta nel salotto letterario di Spaginando. Mettiti comoda e preparati a rispondere a una valanga di domande!

Per prima cosa parlaci di te. Cosa fai nella vita? Quali sono i tuoi interessi?
Innanzi tutto grazie per questa opportunità, ogni sito che dedica attenzione al mio lavoro è molto importante per me. Vediamo un po’, chi sono e cosa faccio... sono “cresciuta” come disegnatrice (a partire dall’asilo!), ho fatto la grafica per molti anni e poi mi sono dedicata alle discipline olistiche, sono negli ultimi due anni mi sono appassionata alla scrittura. Oggi scrivere è la mia principale attività e, spero, con il tempo, di potermi mantenere esclusivamente con questo. Naturalmente continuo a coltivare l’hobby del disegno, sia a mano libera, sia a pc e, regolarmente, pratico discipline energetiche di vario tipo: reiki, meditazione, costellazioni familiari etc. Oltre a questo mi diletto in mille attività diverse, dal fai da te alla recitazione.

"TRI - La profezia" è il tuo romanzo d'esordio?
Esattamente, il primo lavoro in cui mi sono cimentata! Ne ho scritto una prima versione che ho modificato e corretto più volte fino ad arrivare al risultato che ora trovate in vendita. Inizialmente doveva essere un romanzo autoconclusivo, ma il materiale era molto e ho deciso di trasformarlo in una trilogia, impresa epica per un’esordiente! Ma sono felice del risultato.

Puoi darci qualche anticipazione sulla trama per saziare la nostra curiosità?
È la storia di una giovane ragazza che si risveglia all’improvviso su un mondo molto diverso dal suo. Vedrà cadere tutte le sue sicurezze e, per la prima volta nella sua vita, dovrà esporsi e fidarsi degli altri. La storia narra di una profezia millenaria e di cinque guerrieri assoldati per fermare una catastrofe, ma questa è solo la punta della “montagna”. Dietro alla profezia c’è una storia più complessa che inizia migliaia di anni prima. L’amore e l’amicizia sono due elementi fondamentali dei libri, dal primo batticuore alla fiducia totale, quella che spinge a sacrificare la vita per qualcun altro.

E cosa puoi dirci sui personaggi principali?
Mi piace molto l’evoluzione che hanno i personaggi nell’arco dei tre libri. Oltre a Saira, la protagonista, maturano tutte le persone che l’affiancano. Ognuno a modo suo dovrà fare un percorso di crescita, affrontare le proprie paure e fare delle scelte fondamentali. Mi sono affezionata tantissimo ai personaggi e, anche adesso che ho concluso la trilogia, faccio fatica a staccarmene! La cosa che mi piace di più è che niente è come sembra, anche il Sovrano, che inizialmente pare cattivissimo, ha alle spalle una storia complessa che si riuscirà a scorgere nell’arco dei tre libri. Ho cercato di dare spessore alla storia di ognuno, di far capire cosa c’è dietro a determinati atteggiamenti e spero di esserci riuscita.

Cosa ti ha spinta a scegliere il fantasy come genere letterario?
Da sempre amo le storie di fantasia... è il mio mondo. Non potrei vivere senza credere alla magia! Questa storia in particolare è nata a scuola, i primi schizzi di Saira li ho ritrovati su quaderni e libri delle superiori (ahimè, molti anni fa!) Inizialmente doveva essere un fumetto... solo “da grande” ho pensato di scriverla.

Hai detto che il romanzo è il primo di una trilogia, mi sbaglio?
È una trilogia ma vi assicuro che TRI non sta per trilogia, è una coincidenza! TRI è un oggetto legato alla profezia che descrivo nei romanzi. Scoprirete esattamente cos’è leggendo il primo libro! ;)

Raccontaci del tuo rapporto con i libri in generale e con la scrittura, poi, nello specifico.
Nell’arco della mia vita la lettura è andata a singhiozzi, periodi intensi alternati a periodi di assenza totale. Negli ultimi anni, invece, un po’ per piacere, un po’ per necessità sto leggendo tantissimo. Non riesco ad addormentarmi senza leggere qualche pagina. Da adolescente non amavo leggere romanzi, a eccezione di Banana Yoshimoto per via della mia ossessione sul mondo nipponico, preferivo libri scritti da psicologi. Ora leggo di tutto, in particolare fantasy. La scrittura è nata come mezzo. Aveva una storia da far uscire e dovevo trovare il modo giusto. Non sapevo scrivere, certo a scuola andavo abbastanza bene in italiano, ma non avevo mai scritto “davvero”. Ho letteralmente iniziato da zero, provando e riprovando. Mi sono aiutata con un paio di corsi di scrittura creativa e alla fine è uscita la prima bozza. So che i miei libri non sono perfetti, probabilmente, anche nonostante l’ultima correzione (ultimata pochi giorni fa), presentano errori, ma cerco d’impegnarmi per migliorare e in soli sei mesi ho fatto progressi inimmaginabili. Sono orgogliosa del risultato.

Che percorso hai seguito per arrivare alla pubblicazione? Che rapporto hai con la tua Casa Editrice? Ti senti abbastanza seguita nella promozione? Sei soddisfatta di come hanno surato la tua opera?
Rispondo insieme a queste due domande perché sono legate. A differenza di moli altri scrittori io ho scelto l’autopubblicazione. Spesso si arriva a questa scelta dopo tanti rifiuti, ma non è il mio caso. Il primo libro è nato quasi per gioco e non avevo idea di cosa farne. Ho provato a inviare la prima, orribile bozza a 4 case editrici, senza alcuna aspettativa. Tre non hanno risposto, una mi ha scritto che non era il loro genere. A quel punto ho deciso di non perdere più tempo. Il mio romanzo non è molto “commerciale”, ha all’interno elementi strani e l’autopubblicazione mi sembrava la soluzione migliore. Un amico mi ha suggerito di farne un ebook da inserire su Amazon, inizialmente ero titubante, il mio spirito grafico aborriva la formattazione ebook! Ma dopo aver ascoltato quel consiglio, sono stata felicissima! Ho creato il mio sito personalmente, così come ho creato i booktrailer (mi sono divertita parecchio a farli) e ho aspettato. Il primo mese ho venduto poche copie, il secondo il doppio e via via sempre di più. Nel mese di agosto ho venduto oltre 500 copie e i miei ebook sono ai primi posti dei bestseller di Amazon. Non mi sembra vero! Faccio davvero fatica a crederci, ho l’impressione di vivere in un sogno. Col senno di poi sono molto felice di non aver ceduto i diritti a qualche piccola casa editrice, non sarei mai riuscita ad avere questi risultati. Adesso il primo libro è in fase di traduzione in inglese e spero entro novembre di poterlo pubblicare all’estero come ebook.

Quindi il fantasy domina anche nelle tue letture?
Anche troppo! Spesso mi rimprovero, dovrei leggere libri diversi per non fossilizzarmi su un genere solo... ma mi piace troppo il fantasy! Non intendo solo il fantasy classico (stile Signore degli Anelli per intenderci), mi piacciono tutti i racconti fantastici. Adoro la Rice e le storie legate al suo Lestat, sposerei quel vampiro! Come autori italiani apprezzo molto Licia Troisi, ho adorato le Cronache del Mondo Emerso.

Se dovessi consigliare un libro a un amico (oltre al tuo ovviamente), quale sceglieresti e perché? Fahrenheit 451 di Bradbury perché, nonostante sia stato scritto quasi 50 anni fa, descrive alla perfezione il mondo nel quale stiamo finendo... sempre che la gente non decida di svegliarsi prima! E Il Piccolo Principe di De Saint Exupéry perché non è affatto una fiabetta per bambini, è un libro che fa riflettere molto e che ognuno di noi dovrebbe tenere a mente.

In quale personaggio letterario (maschile o femminile) ti identifichi maggiormente?
Questa è una cosa cui non ho mai pensato! A ogni romanzo cerco di immedesimarmi nei personaggi, non credo di avere una figura di riferimento.

Grazie per il tuo tempo. Buona fortuna per tutti i tuoi progetti.
Grazie mille a voi.

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