Intervista: Stella Ada Rossetti

Oggi diamo il benvenuto a Stella Ada Rossetti.

Buongiorno Stella, presentati ai nostri lettori parlandoci un po’ dei tuoi interessi e di quello che fai.
Ciao e grazie per avermi dato l’opportunità di farmi conoscere. Io sono un’eterna sognatrice e forse, è proprio per questo motivo che da sempre amo viaggiare nella mia testa, e poi trascrivere tutto ciò che essa mi mostra. Oltre alla scrittura io amo leggere e quasi completamente poi mi dedico alla rilegatura, tecnica che ho imparato durante gli anni della scuola.

Hai esordito con "Il quaderno dei ricordi" per Aletti Editore, dico bene?
Sì, ho esordito con “Il quaderno dei ricordi” che ho pubblicato con Aletti Editore.

So che affronta un argomento molto delicato, ovvero quello dell'AIDS. Puoi dare una piccola anticipazione sulla trama del romanzo per chi non l’ha ancora letto?
Angela si ritrova a dover superare un lutto difficile per una ragazza della sua età. Lo è poi ancora più difficile quando un’amica “punto di riferimento” muore a causa di una malattia brutta come l’AIDS. Questo libro custodisce tante, forse troppe emozioni forti che si vivono tutti i giorni ma che ancora nessuno è riuscito a contrastare senza patire alcuna sofferenza.

Qual è stato il motore che ti ha spinta a scegliere di scrivere questa storia?
Non vorrei risultare precipitosa, però forse è stato il periodo di riflessione che ho dovuto affrontare qualche mese prima in riguardo ai miei studi.

Che tipo è Angela, la protagonista del libro? Quanto c'è di te in lei?
Determinata e testarda. Angela come me non si arrende mai.

Che percorso hai seguito per arrivare alla pubblicazione?
Ho chiesto aiuto a un amico che aveva già pubblicato, un autore che non sento ormai da molto tempo e che con gioia saluto “Vinicio Marchetti”.  Ovunque sia spero si ricordi di me.

Com'è stata la tua esperienza con la Aletti Editore?
Questa esperienza non è ancora finita, comunque per il momento non sta andando poi così male. Vedremo tra qualche mese, magari mi rifarai questa domanda a scadenza contratto.

Sei una persona molto attenta ai temi sociali. Hai anche scritto e pubblicato in anteprima sul suo sito un nuovo racconto a capitoli intitolato "Il coraggio di Fax" che narra una storia di abbandono. Puoi parlarcene?
Il 30 settembre, quindi domenica si svolgerà la prima presentazione a Casagiove (CE) in Piazza degli Eroi, prenderanno parte il Presidente ONLUS (Renato Alvino) e il commissario dell’E.M.P.A. Antonio Russo. Questo non è un libro che si può acquistare recandosi in libreria, perché lo rilego io a mano su ordinazione e i ricavati andranno poi a canili e associazioni. Ecco spiegato del perché ho deciso di realizzare questo progetto artigianale.

Fax è un nome come un altro o c'è un motivo preciso per cui gli hai dato questo nome?
Fax è il mio cagnolino immaginario. Molti hanno riso leggendo questo nome, io invece ne vado particolarmente fiera, perché ha attirato l’attenzione di molti, oltre al fatto che nessuno lo dimentica.

Qual è in generale il tuo rapporto con la lettura?
Leggo molto, soprattutto di sera.

C'è un genere in particolare che prediligi?
Il genere che prediligo tra tutti sono le storie di vita. Quelle che mi lasciano senza fiato.

Se dovessi consigliare un libro a un amico (oltre al tuo ovviamente), quale sceglieresti e perché?
In viaggio con te, edito Butterfly, e Angelo (in) desiderato, edito con ilmiolibro.it.  Entrambi i libri mi hanno lasciato senza parole, ho letto in poche ore tutti e due, ma soprattutto, mi hanno emozionato moltissimo. Per l’appunto, sono due storie di vita.

In quale personaggio letterario (maschile o femminile) t’identifichi maggiormente?
Io non m’identifico in nessuno, sono me stessa.

Ultima domanda: hai in programma altri lavori?
Al momento mi dedico al mio amico a quattro zampe, poi chissà. Ho tante di quelle idee per la testa da realizzare.

Ti ringrazio per essere stata con noi.
Grazie a te.

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